porno zoofilia 2022 il suo palo duro, scivolò dentro di me aprendomi lentamente le natiche

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porno zoofilia 2022

porno zoofilia 2022 Ne ho sentito parlare ed avevo avuto anche occasione di vedere su qualche rivista specializzata donne che fanno sesso con animali, ma mai e poi mai avrei pensato di poter assistere dal vivo ad una situazione del genere. La cosa è accaduta l’estate scorsa e, pensare a quello che è successo, mi sento ancora sconvolto. Quasi ogni estate, torno al paese per un periodo di ferie, li sono nato ed ho tutti i parenti e li ho anche una piccola casetta appena al di fuori del centro abitato. Quell’estate, avevo deciso come il solito di fare visita a una mia zia, una donna di mezza età abbastanza piacente che vive con la figlia in un casolare poco fuori dal paese. Era rimasta vedova, il marito era morto in un incidente qualche anno fa, lei e la figlia si occupano di mandare avanti la piccola azienda agricola che avevano ereditato. Vado sempre volentieri a trovarle, abbiamo mantenuto degli ottimi rapporti, ma anche perché, si fanno delle merende fantastiche con i prodotti della fattoria. In una di quelle occasioni, in un pomeriggio infuocato dal sole, con una calura opprimente, inforcai la bicicletta e mi avviai lungo la strada sterrata, all’ombra degli alberi che la fiancheggiano, verso la fattoria. Il cortile era deserto, tutto era in silenzio, una calma a cui non ero abituato. sesso animali 2022 Sotto la cappa di calore del primo pomeriggio, solo il frinire delle cicale a tratti interrompeva la quiete. Con ogni probabilità mia zia e la figlia erano a letto per il riposino pomeridiano, consuetudine irrinunciabile da quelle parti per evitare il caldo delle prime ore del pomeriggio. Ero indeciso, non sapevo se svegliarle o meno, alla fine decisi di aspettare un po’ e m’incamminai verso il boschetto poco distante alla ricerca di un po’ di refrigerio. Mi sedetti sull’erba all’ombra di un grosso ciliegio e mentre mi godendo il fresco, udii dei rumori provenienti da dietro i cespugli poco distante, immaginai si trattasse di qualche animale e incuriosito mi avvicinai a carponi, con cautela. Scostai leggermente le fronde di un cespuglio e la scena che mi apparve aveva dell’incredibile; mia zia, completamente nuda, stava china in avanti con le mani appoggiate al tronco di un albero, sovrastata da un grosso cane, che la stava montando. L’animale appariva enorme rispetto alla figura esile della donna e la copriva quasi completamente. Lo shock di quella visione fu così violento che quasi caddi in avanti. Il cane, di colore grigio acciaio, di razza a me sconosciuta, si dimenava con foga tenendo le zampe anteriori sulle spalle della donna che cercava di assecondarlo al meglio arcuando la schiena. Dalla mia postazione, leggermente defilata, riuscivo a vedere a tratti il sesso turgido dell’animale farsi strada scompostamente e sparire nel corpo di mia zia, era enorme, di colore rosso fuoco. Mi venne spontaneo fare un raffronto con il mio, ma quello era molto più grosso, forse più di qualsiasi altro uomo. Passato il primo momento di sbigottimento, sentii crescere in me una violenta eccitazione, avevo il pene che mi stava scoppiando nei pantaloni. donne sesso con animali 2022 Ascoltavo i gemiti di mia zia che, per quanto soffocati, sotto il possente assalto, si facevano sempre più distinti. Era evidente come facesse fatica a contenere la foga dell’animale che nella frenesia dell’amplesso, la scuoteva come un fuscello facendogli sballottare l’abbondante e molle seno in ogni direzione. Il tutto durò qualche minuto, tra interruzioni e riprese, finché il respiro affannoso del cane e il rallentamento dei movimenti mi fece capire che aveva terminato. Mia zia, ancora oppressa dalla mole dell’animale, era in preda ad un evidente ’orgasmo, girava la testa da una parte all’altra mordendosi le labbra per non lasciarsi sfuggire gemiti di piacere. Il suo rantolo sordo durò a lungo, alimentato dai tentativi che l’animale faceva per liberarsi da quella incomoda posizione. Avevo lo stomaco contratto che mi faceva male e un’eccitazione così violenta da costringermi a masturbarmi freneticamente, come avrei voluto essere io al posto del cane. Passato il culmine del godimento, i due rimasero per alcuni secondi fermi ansanti, allacciati. Non riuscivo a capire perché il cane non cercasse di allontanarsi e rimanesse ancora sopra la donna visto che ormai era tutto finito. Mia zia, in ginocchio, con il sedere alzato ancora a contatto, fece alcuni tentativi per disincastrarsi e permettere al cane di mettere le zampe anteriori a terra. La scena si stava rivelando di un’oscenità unica; la donna, mani e piedi a terra tirava da una parte e veniva spostata qua e là costretta ad assecondare la bestia che tentava goffamente di allontanarsi, impedita dall’organo sessuale enormemente ingrossato ancora saldamente ancorato nella vagina. Il tutto durò in realtà pochi secondi, poi con un movimento deciso del bacino, la donna si liberò da quello che mi parve una mostruosità infuocata e pulsante dalle dimensioni di una zucca. Il cane si accucciò a qualche metro leccandosi i genitali, mentre mia zia rimase ancora per un pò china, ansante, il corpo madido di sudore. Mi trovavo a una distanza di cinque o sei metri e rischiavo ormai di farmi scoprire. Osservai la zia che, rialzatasi, con il viso ancora sconvolto, si asciugava, con un fazzoletto, il copioso liquido vischioso che fuoriuscito dalla vagina si spandeva sulle cosce e mi allontanai silenziosamente. Ai capito la zietta, pensai, chi avrebbe mai detto che sotto quella apparenza insignificante nascondesse una libidine così violenta. Non gli diedi il tempo di riassettarsi, appena la vidi varcare la soglia, donne che fanno sesso con animali 2022 mi precipitai in casa, ero eccitato dal fatto che fosse costretta a tenere ancora addosso i residui dell’amplesso animalesco. La osservavo muoversi, mentre mi preparava lo spuntino chiacchierando del più e del meno e la mia eccitazione saliva ancor di più al pensiero di quello che gli avevo visto fare poco prima. Vi posso garantire che la merenda fattami poco dopo da lei stessa, fu da me particolarmente apprezzata. Certamente il maschio le doveva mancare da quando era morto il marito e, forse, questa era apparsa la soluzione più facile e comoda, sicuramente più alla portata di mano, per soddisfare le sue voglie. Chi mai avrebbe immaginato poi che sotto quegli abiti dalla forma indefinita, nascondesse un corpicino così ben proporzionato e sensuale. Mentre ero assorto in questi pensieri, svegliata dalle nostre voci, ci raggiunse in cucina mia cugina Enrica, la madre colse l’occasione e con una scusa si allontanò. “Va a pulirsi dello sperma del cane” pensai. Chiesi a mia cugina notizie dell’animale, che non avevo mai visto prima, mi confermò che stava con loro da circo otto mesi, si trattava di un Alano regalatogli da una coppia di amici. “E’ un animale buono, docile” diceva intanto mia cugina “molto affettuoso”. Su questo non avevo dubbi, dopo quello che gli avevo visto fare con sua madre. Nei giorni successivi non riuscii a pensare ad altro, stava diventando un’ossessione che mi stava rovinando la vacanza. Quotidianamente mi recavo di nascosto nel boschetto per cercare di sorprendere nuovamente mia zia e il cane. Passarono quattro giorni senza che non succedesse nulla, il boschetto nelle prime ore del pomeriggio, rimase deserto poi, quando ormai disperavo di riuscire a sorprenderli di nuovo, il quinto giorno la vidi arrivare seguita dall’alano. Questa volta avevo avuto il tempo di preparare un punto osservazione migliore. Giunti nello spiazzo, mia zia si guardò in giro con circospezione e rapidamente slacciò i bottoni davanti della leggera vestaglia lasciandola cadere a terra, sotto era già completamente nuda. Il cane intanto la annusava eccitato, cercando di lambirle con la lingua il sesso completamente privo di peli. Mia zia si accoccolò sotto le zampe posteriori accarezzando con maestria il pene, muoveva la guaina avanti e indietro con delicatezza. L’asta rossa apparve all’improvviso e, in breve s’ingrossò enormemente, non attese oltre, avvicinò il viso e lambì con la lingua la punta poi, con gesto deciso lo prese in bocca iniziando a far scorrere le labbra avanti e indietro. La mia sorpresa fu grande, non mi aspettavo una cosa del genere, provavo un’eccitazione incontenibile, fecevo fatica a contenermi dal non balzare fuori dal mio nascondiglio per sfogare sulla zietta tutta la voglia che avevo. Il pene dell’animale intanto si era ingrossato ancor di più, tanto da non poter essere più contenuto nella bocca per cui iniziò a leccarlo tutt’intorno lentamente. Mi faceva impazzire il pensiero che quel trattamento poteva essere riservato a me e presi a masturbarmi con vigore. Eiaculai quasi subito, stando ben attento a non lasciarmi sfuggire le urla che il piacere mi stava strappando. “Mamma!….Mamma!” La voce di mia cugina mi riportò bruscamente alla realtà. Era sull’uscio di casa, che distava una cinquantina di metri. Mia zia, che si era già messa nella posizione favorevole per essere presa dal cane, si alzò di scatto con un’espressione terrorizzata, rossa in viso annaspò alla ricerca della vestaglia, mentre l’animale con il suo grosso affare penzoloni cercava di balzagli addosso. Enrica intanto dalla casa continuava a chiamare “Mamma!….ti vogliono al telefono.” La donna si vestì in fretta e con voce tramante rispose che sarebbe venuta subito. La vidi percorrere velocemente i pochi metri verso la casa, seguita dall’alano il cui pene nel frattempo era quasi del tutto rientrato nel suo fodero. La vacanza era giunta al termine e finiva così anche la possibilità di continuare a godere di quello spettacolo. Pensai che forse non sarebbe stato il caso di aspettare l’estate successiva per ritornare al paese, ma che sarebbe valsa la pena di fare una visitina a mia zia e a mia cugina un po’ più spesso.