racconti gay 69 il pene mi uscì dalla figa cane e con esso una cascata di sperma denso

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racconti gay 69

racconti gay 69 Mi chiamo Andrea ho 23 anni, ma la storia di cui vi parlerò è successa poco tempo fa; quando avevo 15 anni. La mia famiglia è composta da me , mio Padre e tre fratelli più grandi: 2 gemelli Gianni e Marco di anni 26 (all’epoca 17) alti entrambi 1,75 e Claudio 29 (all’epoca 20 anni) alto 1,80 e Mio Padre Giovanni 54 . Eggià 2 gemelli, l’uno l’esatto opposto dell’altro; Gianni, capelli castani,occhi castani e stronzetto qua e là, Marco, il più gran Hijo de Puta che uno abbia mai potuto incontrare, occhi neri intensi capelli castano/moro; in più non si assomigliano neanche tanto quindi non si direbbe neanche; mio fratello Claudio è Castano occhi azzurri, un bel ragazzo anche lui. La storia come vi ho detto prima è accaduta quando io avevo 15 anni, un ragazzino molto simpatico, esuberante, apparentemente estroverso e sempre con la voglia di fare casino come tutti i ragazzetti di quell’età; frequentavo un’Istituto Professionale Alberghiero, della quale mi piaceva molto la zona Barman; la mia preferita. Per i miei tre fratelloni ho sempre avuto una certa ammirazione/infatuazione ma che comunque non ho portato mai avanti. Con Marco c’era un rapporto per lo più presa per il culo/odio,me lo trovavo sempre da tutte le parti persino a scuola; perchè frequentavamo lo stesso Istituto, quindi immaginatevi come fosse la mia vita di tutti i giorni a scuola e a casa; tra prese per il culo di Marco ed i suoi compagni e il trio bastardo Marco, Claudio e Gianni capitanato dal primo. Marco era molto pesante e padrone negli scherzi, ero quasi il suo schiavetto personale, sia a casa che a scuola, quindi ero Slave night & day, finchè non iniziai ad accorgermi che provavo un pò d’attrazione fisica per quel porco, si, perché lo era/è sia con lo spirito che con i fatti; si, è mio fratello, ma più andavano avanti gli anni e più mi accorgevo che c’era un pò di masochismo in me. Molte volte notavo a scuola, comportamenti strani di Marco; e vedevo che gnocche statuarie della scuola pur mio fratello essendo un figo (ai miei occhi) da paura, non se lo filavano e lui da vero pervertito ci provava inutilmente; e ogni volta che gli chiedevo se a lui piaceva una di una determinata classe; racconti porno gay 2022 lui mi rispondeva sempre così: “stà zitto frocio di merda!!!”, credo mi rispondesse così perché nessuna gliela dava ed anche perché tutte le ragazze pensavano che fosse un pervertito nonché maniaco. Quando mi rispondeva così mi faceva incazzare da morire ed immaginate le discussioni, i litigi ecc…, che però non portavano mai a niente perché vinceva sempre lui essendo ben messo per quanto riguarda i muscoli. I nostri discorsi, per lo meno i suoi, erano: fiche, orge e porcate varie che a me poco interessavano avendo “scoperto” molto tempo prima d’esser gay, e lui credo che se n’era accorto (credo); mi trattava malissimo e mi prendeva per il culo a vita. Marco è proprio un maniaco di quelli incalliti, (ed a me iniziava anche a piacere il suo modo di trattarmi e parlare, a scuola si faceva fare i pompini dalle vacche più cesse e a casa…..,a casa si masturbava senza ritegno infatti ricordo che nostro padre lo sgridava sempre perché macchiava pesantemente le sue mutande lasciando delle macchie di sperma. La nostra casa è piccolina quindi io ed i miei fratelli dobbiamo dividere la stanza: Claudio e Gianni, nel letto a castello, mentre io e Marco nel letto matrimoniale. Come vi dicevo quell’anno ho scoperto d’esser attratto da Marco pur essendo rude, stronzo e padrone con me; e proprio questo m’eccitava; noi due eravamo spesso soli in casa perchè papà arrivava sera tardi, Claudio verso le 20h30,perchè anche lui lavorava, e Gianni stava spesso fuori con Erika la sua fidanzata, rientri scolastici e palestra fino a tardi. Quindi mi capitava spesso di stare in camera con lui mentre io studiavo e lui cazzeggiava come al solito o con riviste porno o con il computer e m’incazzavo perchè mi buttava le cose all’aria giusto per farmi incazzare, ma a volte spariva per 20, 30 minuti buoni dove potevo star in pace senza che mi seviziasse con giochetti maneschi o altro. In quei momenti di buco mi chiedevo sempre che fine faceva, quindi lo andavo a cercare pur sapendo che mi avrebbe fatto giochi di forza, e non so come mai passando davanti al bagno una volta ovviamente chiusa a chiave mi venne la “geniata” di guardare nella fessura; non v’immaginerete cos’ho potuto ammirare; quel porcellino di mio fratello che si stava masturbando energicamente in piedi, diventai tutto rosso e avevo le vampate di calore in tutto il corpo, inutile dire che mi era diventato duro. Ha un cazzo non enorme ma leggermente più grosso della norma ed un fisico niente male, inizio a toccarmi come una troietta e vengo solo dalla visione estasiante; quando vedo che è venuto con un litro di sborra, racconti erotici incestuosi corro in camera di corsa silenziosamente, con le vampate ed il cuore che mi batte a mille, mi rimetto a studiare o per lo meno a far finta. Quando lui si ripresenta in camera e con una presa di jujitsu, mi mette le sue dita intrise dell’odore della sua nerchia sotto il naso mi dice: “dai troia, lo so che ti piace il cazzo, annusa l’odore della nerchia del tuo fratellone……ti piace eh??” ed io Fintamente schifato,ma serio, gli dico di no e cerco di divincolarmi. Da quella volta ogni sera inizio a fantasticare sul suo cazzone e sulla sua sborra, di quanto mi piacerebbe succhiarglielo ecc… Ormai ero abituato a questi giochi punizioni e soprattutto a visionarlo/spiarlo dal buco della serratura. La notte a volte lo scoprivo mentre lui dormiva profondamente e gli guardavo quel pacco che ai miei occhi era meraviglioso; iniziavo ad amare quel viso da maniaco, mi toccava, mi dava schicchere, mi tramortiva sia solo che con Claudio e Gianni, mi faceva facce da vero maiale-porno ( avete presente Ryan Philippe in “Cruel Intention” ), che iniziavano ad eccitarmi. Ogni volta che ci sfioravamo i miei feromoni impazzivano come fossero un branco di troie assatanate, e mi ammazzavo di seghe; non ce la facevo più dovevo fare qualcosa, non mi importava di dirgli che ero gay ma dovevo farmi possedere da lui. Un giorno ritornando da scuola ovviamente con lui ed il suo amico Davide con il quale mi prendeva sempre per il culo mi sembrava particolarmente esagitato, ed oltre a raccontare porcate con Davide diceva: “eh, sono 3 giorni che non mi sego e non mi faccio spompare, oggi ci dò sotto che mi devo scaricare i coglioni!!!” ed io gli dico maliziosamente interessato :” ma fai proprio schifo!!”, Davide sbottò a ridere e Marco disse: ” stai zitto che senno te lo faccio bere tutto a te!!!” alchè preso da un momento di sfottò gli dico: ” seh, con quel cazzetto che ti ritrovi quanta sborra potrai buttare fuori??” (lo so stavo mentendo spudoratamente ma dovevo smuovere le acque, in quel momento ero agitatissimo ed il cuore mi batteva fortissimo; ma fortunatamente o sfortunatamente la discussione si placò lì anche perchè eravamo davanti casa; dissi : “ciao Dah..” e lui come al solito “ciao testa di cazzo” dandomi un calcio. Quel pomeriggio era arrivato il momento di fare qualcosina di più azzardata; come al solito porno italiano sono le 16h00 ed io sto facendo i compiti, è venerdì sera, lui sta vedendo la tv ed io non vedo l’ora di spiarlo, quindi sono eccitatissimo, non vedo che si smuove dalla tv; intanto inaspettatamente Gianni è tornato prima dalla palestra quindi quasi come una morte nel cuore mi dico tra me e me : “cazzo!!!!!…..stavolta se si fa la doccia o si masturba non posso vederlo!!!”. Quindi mi dirigo in cucina, dove c’è lui e la tv e mi preparo un panino; mentre sto in cucina, Gianni è in doccia; Marco si alza dalla sedia e viene vicino a me; io sono vicino al frigo e sto prendendo formaggio, prosciutto ecc… e lui si avvicina a me prendendo la coca cola, si appoggia addosso a me in un modo tale che riesco a sentire ed inebriare le mie narici con il suo odore di Pino Silvestre con cui ogni mattina si fa la doccia. Quel momento volevo durasse un’eternità sentivo il suo odore e cosa più importante il suo pacco sulla natica destra; si accorge che sono un po’ arrossito, però non dice nulla e si prende la sua bibita; ad un certo punto, allunga la mano e mi tocca le chiappe, e dice con un ghigno da porco :” certo che c’hai un culo molto femminile, è molto bello sai?” ed io sculettante ma facendolo di proposito gli dico: “ Ah si?….grazie!” , rispondendogli in modo scherzoso ma come se non me ne fossi mai accorto (eccome se me n’ero accorto!!!). Quel complimento è stato uno dei più belli che mi potesse fare, anche perché fino ad allora tra bisticci e prese per il culo, non mi aveva mai fatto un complimento. Uscito Gianni dal bagno viene in cucina e ci dice che sarebbe andato a mangiare fuori con gli amici e con la ragazza , quindi di non preparare la cena per lui; ed io semi-sollevato inizio a vedere spiraglio di luce per il mio piano diabolico; ma sono ancora le 17h13 e Gianni non se ne va, mentre tutti e tre siamo in camera, io faccio i compiti e Gianni si prepara la roba da mettere la sera; io ormai capisco che non vedrò purtroppo e nient’altro che Gianni in mutande, si, affascinante ma ora il mio uomo oggetto è Marco. Intanto lui strillando per il corridoio dice :” sto in bagno!!” ed io tra un po’ mi metto a piangere, mi metto l’anima in pace e finisco di studiare; dopo un bel po’ esce dal bagno in mutande, accappatoio e con i capelli bagnati arriva in camera vicino a me perché in camera nostra appena entri sulla sinistra c’è il letto a castello, in mezzo c’è il tappeto con il comodino attaccato alla parete ed il letto matrimoniale con la scrivania ai piedi di quest’ultimo. Io sono estasiato dall’ondata di profumo al Pino Silvestre, inebetito; che lo fisso, soprattutto lì, dove c’è l’oggetto delle mie tante seghe senza ovviamente farmi scoprire dai due. Arrivano le 18h mi metto a preparare la cena per 4 visto che Gianni esce, Marco vede la tv con Gianni mentre m’aiutano un pò….. arrivano le 20h30 suonano alla porta ed è Erika con gli amici di Gianni e c’è il casino totale in casa tutti che scherzano ecc; intanto io ho apparecchiato la tavola, preparato da mangiare e me ne sto andando in camera a giocare un po’ al computer finchè non sarebbe arrivato Papà. Mentre sono seduto sento il bisogno d’andare in bagno, saluto intanto Gianni e gli altri e mi dirigo verso il bagno, ed entro, ero ancora eccitato per la mancata segona , quindi non so, mi viene il raptus di guardare nel porta biancherie; e non potete capire che cosa vedo……, le mutande di Marco D&G; le prendo e le vedo sporche e zuppe di sborra, alchè mi viene duro in un secondo e decido di assaggiare il gusto più privato e più particolare che mio fratello Marco possiede. Chiudo a chiave la porta, mi siedo sul vater, e con in mano le mutande matide di Marco insieme alle sue calze di spugna sporche ; appoggio al bidè per qualche secondo i miei trofei per estrarmi l’uccello che mi fa quasi male nelle mutande, è durissimo, credo più duro dell’altra volta ed inizio a segarmi un po’; riprendo le mutande, e riaprendole noto che c’è una quantità immane di sborra…..tra un po’ svengo dalla visione, quindi con un dito raccolgo un po’ del liquido seminale, e lo avvicino al naso; l’odore è di pulito e particolare, allora decido di ficcarmelo in bocca preso da un raptus d’eccitazione; me lo spalmo su tutta la lingua e sa di buono, mi piace tanto che decido di ficcarmi tutta la mutanda in bocca con le calze sporche sulla testa rivolgendo le punte verso il mio naso; mi appoggio delicatamente al muro segandomi come in trance; vengo una, due, tre e quattro volte gustandomi tutto l’odore dell’inguine di Marco e della sua sborra a fiumi ed inalando l’odore dei suoi piedi che non è dei migliori, ma mi eccita un casino, mi stupisco di tutta la sborra che mi esce dall’uccello, sto spremendo le mie palle fino all’estremo, ma non cenno a smettere di sborrare, divento brusco ed eccitato al punto di sudare e sentirmi la faccia bollente, mi sento il buchetto del culo che mi si apre e chiude con gli spasmi provocati dalla sollecitazione della prostata, gemo in silenzio . Sono una troia bevitrice di sborra e annusatrice di mutande e calzettoni rigorosamente bianchi, con la testa alzata che succhia nell’estremo godimento. Finito di sborrare riprendo coscienza di quello che ho fatto e mi guardo allo specchio di fronte; l’immagine mi eccita notevolmente, ma decido di smettere perché sono strematissimo e sporco della mia sborra sulla pancia, inguine ecc ed in faccia della sborra di Marco, per terra ho fatto un macello. Ripulisco tutto e rimetto tutto nel cesto, mi ripulisco e mi sciacquo parecchie volte il viso con acqua fredda per calmare il rossore e calore che ho; intanto sento arrivare Papà dal lavoro e scopro che Claudio è già arrivato e sta vedendo la tv con Marco, allora mi metto a riscaldare la cena e tutti si mettono a tavola. Durante la cena sfido sempre con gli occhi Marco e lui mi fa quelle facce da porco che fa sempre e mi rieccito, c’è un giro di sguardi impressionante e mi assicuro che Claudio e Papà non se ne accorgano ,senza farsi accorgere mi fa il segno di bocchinaro, ma non mi preoccupo perché lo fa sempre, sfioro accidentalmente le gambe di Marco,e lui mi guarda con un ghigno strano……, mi lascia veramente perplesso e timoroso allo stesso tempo; mi inizio a fare pippe mentali notevoli chiedendomi: “avrà capito qualcosa????…….non dice niente di buono quel ghigno!!!!”. Tremo dentro come una foglia, ho paura che abbia capito qualcosa, ma non so neanche cosa perché mi ha fatto facce stranissime come a dire :”mo ci penso io a te….”; intanto finiamo tutti di cenare e aiuto come al solito a sparecchiare; mi dirigo in camera mia per vedere un po’ di tv e rilassarmi un po’ sul letto. Verso le 22h mio fratello Claudio viene a letto a dormire in camera quindi quieto un po’ la tv , mentre Papà e Marco sono in Cucina. Sono le 23h20 e mio padre se ne va a letto, così Marco per non dar fastidio con la tv in cucina la viene a guardare insieme a me sul letto; io sono sdraiato con le braccia dietro alla testa, e le gambe accavallate, vedo Marco che si siede sul letto e mi fissa sempre con quella faccia da stronzo che si ritrova, ma che amo in fondo; e si stende. Sento il suo odore molto vicino come nelle notti in cui lui dorme solo in mutande mettendo in risalto la sua semi-non-curanza del freddo; ed ora mi stavo immaginando la sua nerchia nelle mutande, era in maglietta intima, jeans e calzettoni bianchissimi; li mi prende uno sturbo, perché come ho detto prima mi eccitano tantissimo i calzettoni. Io sul letto assumo una posa innaturale per riuscire a guardare il suo pacco; ma nella penombra non riesco a vedere granchè; in più vengo cioccato da lui mentre glielo guardavo quindi desisto e mi rimando in rewind le immagini del pomeriggio al bagno e sentendomi appagato d’aver trovato un giochetto porcellino; e soprattutto mi son sentito appagato per aver gustato nel vero senso della parola la tiepida sborra di mio fratello. Mentre stavo pensando tutto ciò, lui fa uno scatto felino afferrandomi il braccio con forza decisa e mi mette la mia mano sul suo pacco e vedo che ride e se la gode; io cerco di toglierla ma lui stringe facendomi male al polso e dice : “dai non fare la difficile, lo so che ti piace……., vedi l’hai svegliato…..ed ora devi soddisfarlo”, ed io pur volendo farlo molto volentieri, sapevo che stava scherzando; perché lo faceva spesso queste cose anche davanti a Gianni e Claudio. Cercavo di divincolarmi sopra di lui, eravamo molto a contatto; come fosse lotta greco-romana, alla fine come al solito vince lui e si prende il telecomando che avevo nell’altra mano ( uffa, avrei voluto continuare!!!). La serata quasi nottata si conclude come tutte le sere, Gianni per l’una di notte e mezza ritorna a casa, fumato e bevuto si tuffa nel letto in una ronfata lunghissima; io ero nel letto che però non riuscivo a dormire, quindi ho visto il rientro di Gianni e il ronfare aggiunto al russare di Claudio. Ore 2h27,Ero lì vicino al mio aguzzino/oggetto/uomo dei desideri, lui sulla parte destra ed io sulla sinistra del letto, ero eccitatissimo ancora…….; mi sono stupito per la longevità della mia eccitazione; e spinto da ciò mi addentro nelle coperte con la mano, fino ad arrivare al corpo di Marco che ronfetta; corpo caldissimo, inspiegabile, io sono con il pijama e sto morendo di freddo dentro le coperte e lui è a torace nudo solo con le mutande bianche!!!. È una cosa realmente inspiegabile; faccio finta di rotolarmi tra le coperte per arrivare a lui. È a pancia all’insù leggermente disposto sul lato destro, sento il suo calore sulla pelle e mi vengono i brividi, ha un respiro pesante, ma segno che dorme profondamente; piano piano lo scopro lasciandolo a torace scoperto fino all’imbocco delle mutande già con una polluzione; si, perché soffriva e soffre di polluzione notturna. Lentamente avvicino la mia mano all’elastico della mutanda, in quel momento si muove e sento che il suo cazzo sbatte sopra la mia mano, inumidendola della sua polluzione e nello sbattere sento che il cuo cazzone e semi-duro; m’irrigidisco perché se mi dovesse beccare in quella mossa compromettente, avrebbe detto a tutti il mio piccolo segreto, e quali tipo di sevizie avrebbe preparato per me???….ho avuto secondi d’esitazione nei quali stavo per rinunciare, ma dopo qualche minuto si ristabilizzò tutto e decisi d’andare avanti; anche perché la mia mano tutto quel tempo è stata sopra l’elastico, quindi ormai ero in gioco. Allungai un dito verso la macchia di polluzione che nella penombra si poteva vedere , e raccolsi quanta sborra potei raccogliere sulle dita e con disinvoltura lo ricoprii, perché volevo godermi le ultime gocce di sborra di questa lunga giornata, terminata in un trionfo silenzioso. Mi sedetti sul letto avvicinando nuovamente le dita intrise di sborra verso il naso e poi indirizzandole verso la lingua; neanche il tempo di gustarmi quel nettare difficilmente procuratomi che Marco si sveglia e con una velocità inaudita accende alla sua destra l’abat-jour; forse per me è passato poco meno di un minuto, ma forse anche più, che non mi sono accorto che lui s’era svegliato. Rimango letteralmente impietrito, rosso in viso, eccitato, impaurito, con il cuore che s’era fermato non so quanti secondi e con il suo sorriso beffardo che mi guardava negli occhi e nella bocca; eh si, avevo ancora le dita in bocca e continuavo a gustarmi la sua sborra. Con sveltezza mi afferra le braccia, io ero inebetito lì, cercavo di non guardarlo negli occhi ma lui mi si avvicina sempre con quel ghigno, spegne l’abat-jour, s’avvicina sempre di più e con una violenza tale mi mette a pancia in sotto e lui sopra di me; mi leva il pantalone del pijama ma ciò succede in un nano-secondo; io non me ne rendo conto e pensavo volesse picchiarmi e chissà cosa fare……..e sento (sempre stando sotto le coperte) che lui è su di me e mi stringe forte i polsi con le mani. Mi accorgo che qualcosa di realmente duro e poggiato sulle mie natiche, e sentivo che eravamo pelle a pelle; quindi mi stringe e con violenza lenta, mi inserisce nello sfintere il suo cazzo; io sbalordito da quello che stava succedendo lo lascio fare, anche perché è quello che volevo da un po’ di tempo; la sua bocca si posa esattamente sul mio orecchio destro e mentre ansima per l’entrata del suo cazzo in me, dice: “t’è piaciuta la mia sborra eh…” e mi da un’altra bordata nel culo; io stringo i denti come pochi con il cuscino in bocca, ma il dolore è grande, e dice ancora :” ti ho visto oggi in bagno mentre ti masturbavi con le mie mutande in bocca (ah, aah)………..te la sei gustata tutta eh…………………….lo sapevo che eri un frocio bastardo, e ti ho lasciato di proposito tutta quella sborra nelle mutande……( aah ah ) , volevo farti crollare come una troia maledetta……ed eccoti qua!!!!………………….” Ero incredulo ed impaurito, scosso; mentre lui ormai era riuscito ad entrare prepotentemente nel mio buchino verginello fino alle radici più profonde delle mie carni interne, procurandomi un dolore lancinante ed un incendio devastante nel culo. Continua ad infilare la grossa nerchia durissima nel mio sfintere, continuando a dirmi cose balorde all’orecchio…come: “cosa credevi che oggi l’avessi detto tanto per dire che dovevo svuotarmi?……..e credevi veramente che stessi dormendo brutta troia ( ah aah )!!!!” continuando a forzarmi il buco senza sosta e con me che sotto stavo ricevendo delle palancate nel culo di una violenza incredibile che iniziava a farmi arrivare un filo di goduria. Mi diceva: “allora…….ti piace……..rispondi troia….” Ed io “ sssssiiiiiiiiiii aaaaaaaaaaahhhh aaaaaaaaah!!!!!!” e lui “ lo sapevo………allora tieni!!!!!!……tieni!!!!!!……Tieni!!!!!!!” i suoi tieni coincidevano con le bordate che mi arrivavano nel culo mentre mi ansimava e sempre sottovoce mi diceva quelle cose; ero in un visibilio tutto mio, fatto del suo movimento in me e del mio triplo movimento; mentale, del mio uccello sollecitatore della mia prostata con contrazioni mostruose che eccitavano anche Marco con le mie contrazioni anali, mentre continuava a dire: “ d’ora in poi sarai oltre che la mia serva personale anche sessuale……..mmm, ti piace eh………avrai tutta la sborra che vuoi troia ed il cazzo che desideri, ma solo quando lo voglio io e con le perversioni che voglio; e se tu farai tutto quello che ti dico io non rivelerò a nessuno che sei un frocio di merda succhia cazzi, …..ma se non ubbidirai potrai dire addio alla tua reputazione da presunto gay o quello che sei; ora sei veramente inculata sia letteralmente che fisicamente……putttttttaaaaaana!!!” e con la parola puttana mi stringe con forza a sé, mi prende in bocca il mio lobo dell’orecchio, indurisce la sua grande nerchia e con una botta di reni assurda mi scaraventa una quantità indescrivibile di sborra nel mio culetto ormai ex-vergine. Tra me e me pensavo d’esser stato fregato dalle stesse mie tentazioni di troia. Si accascia accanto a me guardandomi sempre con quel ghigno da porco, si assicura che Claudio e Gianni stessero dormendo; fortunatamente russavano dalla stanchezza tutti e due, io avevo il cuore a mille con lo sfintere che pulsava e colava della sborra di Marco; ero sfinito, umiliato e allo stesso tempo soddisfatto perché sono riuscito ad arrivare al mio scopo. Marco è li ancora nudo con la nerchia ancora in tiro che se la massaggia e con la lingua mi fa facce da porco ed io lo guardo anche se nella penombra era difficile vedersi, e mi tiro fuori la lingua posandola sul mio labbro superiore a fare segno che non ha vinto solo lui questa sera e lo fisso con una faccia da mignotta vogliosa smandrappata; mi alzo per andarmi a rinfrescarmi il buco quando preso da un ultimo raptus di porcaggine ,gli afferro la nerchia che ora è semi-moscia, gliela scappello e raccolgo le ultime gocce di sborra con il ditino e lui vedendomi interessato alla sborra, mi prende per i capelli e mi sbatte la sua nerchia semi-moscia e umida in bocca, ripulendogli per bene palle e cappella. Mentre lo stavo ripulendo lo guardo con in bocca la sua cappella ormai intrisa della mia saliva e della sua sborra invitante, e la succhio come a strappargliela e lui mi guarda con lo sguardo da Filho de Puta/figlio di puttana quale è e vado a lavarmi visto che ormai avevo tutta la sborra che mi colava dal culo fino ai piedi. Finito di lavarmi ritorno a letto e lo ritrovo addormentato, beato come un’angelo; che gnocco………