papà confonde la figliastra con la sua matrigna racconti incesti italiani

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racconti incesti italiani

racconti incesti italiani Mi chiamo Mattia ed ho 24 anni, abito in un piccolo paese del nord Italia e vivo con mia mamma Anna, mia sorella Cinzia e mio padre Antonio. Grazie a questo sito ho potuto leggere dei racconti sull’incesto dal quale sono sempre stato attratto, e da quando leggo queste storie guardo con occhi diversi sia mia madre che mia sorella, non avevo mai provato attrazzione per loro, ma ora mi eccito in continuazione a guardarle. Mia madre, è ancora una bella donna pur avento 48 anni, alta 1 e 70, occhi e capelli castani, una quarta di seno e un culo pauroso ed io ogni giorni prego di poterla avere tutta per me. Sapendo che questo non sarebbe accaduto mai, mi accontentavo di spiarla mentre era in bagno a fare la doccia e mentre scopava con mio padre, si avete capito bene la spiavo metro scopava con mio padre per poi tornare in camera mia ad immaginare che invece di mio padre quello che se la scopava fossi io e mi sparavo una meravigliosa sega. Un giorno però le cose cambiarono, mia madre entrò in camera mia mentro ero in internet a leggere dei racconti sull’incesto e con il cazzo di fuori e lei mi beccò in pieno: -Porco che stai facendo? Io imbarazzato non sapevo cosa rispondere, ma ero anche eccitato da quella situazione, avevo tanto desiderato che mia madre vedesse il mio cazzo in tiro e decisi di approfittare di quella situazione. -Mamma scusa, porno incesti italiani ma ero in internet e per caso sono finito su un sito di racconti erotici e incuriosito ho iniziato a leggerli ed mi sono eccitato, scusami? -Poverino, ti capisco anche io quando ero più giovane mi masturbavo, fa niente non preoccuparti. -Ma mamma che dici? Che discorsi sono questi? Che bisogno c’era di dirmi che ti masturbavi? -E che male cè? È normale. – Cè che sono tuo figlio? -E allora, è normale che ogni tanto mi masturbavo. Ora fammi vedere che leggevi. Si avvicinò alla scrivania, ed io tentai di nascondere la pagina web per non fargli vedere che leggevo racconti che parlavano di incesto tra madre e figlio: -Perché lo nascondi? Dai fammi vedere. -No mamma. -Se non mi fai vedere racconto a tuo padre quello che ho visto. Non potei più nasconderlo dovevo farlgielo vedere per forza, mi madre si avvicinò ed iniziò a leggere: -Ma cavolo questo racconto parla di sesso tra madre e figlio, che porco che sei Mattia. Dovevo trovare un modo per cambiare discorso: -Mamma non tentare di cambiare discorso, finiamo quello che stavamo dicendo prima. -Cioè, di che parli? -Del fatto che mi hai detto che ti masturbavi -Si mi masturbavo Mi feci più intrepido ora mai pensando a mia madre masturbarsi mi aveva fatto venire il cazzo duro. -E come ti masturbavi? Mattia. Che cazzo dici porco? -Hai iniziato tu. Come ti masturbavi? Bé come tutte. -E come? -Bè è difficile da spiegare a parole. Mi feci ancora più intrepido. -Se è difficile parlarne fammi vedere allora. Mia madre rimase in silenzio, pensavo che ora mi avrebbe ucciso: -Vuoi vedere? Sicuro? -Sicuro. Mamma si sedette sul letto e mentre mi fissava allargò le gambe e tirò su un po’ la gonna: -Promettimi che rimarrà tra me e te? E che mi guardi solo? Non devi venire a toccarmi, niente sesso. -Giuro. Scostò le mutande e dopo essersi leccata le dita iniziò a massaggiarsi: -Mamma le mutande toglile non vedo bene. Smisi di massaggiarsi, si alzò e sfilò le mutande per poi riposizionarsi sul letto, allargò di nuove le gambe, si rileccò le dita e riprese a massaggiarsi, poi fece entrare prima un dito, porno racconti incesto poi due e alla fine tre dita, ed iniziò a sditalinarsi e metre lo faceva mi guardava con una faccia da troia: -Ti piace quello che stai vedendo? -Si da morire. E continuò a masturbarsi. Io non ce la facevo più, tirai fuori il cazzo dai pantaloni e presi a segarmi: -Mattia, ma che fai? Ti masturbi guardando la tua mamma che si masturba per te? -Si, sei bellissima. Era una scena stupenda, mia madre si stava masturbando per me, ad un certo punto iniziò ad ansimare e velocizzo il movimento delle dita: -Mattia, si mi masturbo per te, ed hai veramente un cazzo enorme Io a quelle parole smisi di segarmi e rimasi a fissarla, decisi di tentare il tutto per tutto, sapevo che non volevo essere toccata da me ma o non resistevo più, mi avvicinai a lei e lei si fermò e mi guardò, senza dire una parola mi inginocchia davanti a lei con le mai le tenei le gambe allargate e misi la mia faccia tra le sue cosce: -Mattia, ma che fai? Avevo detto niente sesso. -Lo so mamma, ma non resisto più. Mi guardava, e io le diedi un bacio sulla fica, e lei ansimò, capii che mi aveva datto il consenso per andare avanti ed incominciai a leccargliela: -Siiiiiiii, è meraviglioso, continua. Non me lo feci ripetere due volte ed andai avanti, dopo poco lei venne, ma io non avevo nessuna intenzione di fermari leccai anche i suoi umori. Mi fermai, mi alzai e spogliai completamente, alzai anche lei e la denudai: -Mamma ora tocca a te. Lei si inginocchiò, mi guardò negli occhi, prese il mio cazzo in mano e partendo dalle palle iniziò a leccarmelo, poi arrivò sulla cappella, lò baciò, apri la bocca lo mise dentro e se lo spinse sino in gola, poi prima lentemente poi più velocemente prese a farmi un pompino meraviglioso: -Siiiiii mamma, siiiiiiiiiiii spompinami per benino siiiii troia. Fermò di spompinarmi mi guardò negli occhi e mi disse: -Siiiiii sono la tua troia E riprese a sponpinarmi. La fermai e la presi e misi sul letto, la feci mettere a pecorina gli appoggiai il cazzo su la sua splendida fica e un un colpo secco gli e lo misi dentro e poi con vemenza iniziai a scoparmela: -Si figlio mio, cosi, ancora, è bellissimo, scopa così la tua mamma, ancora. -Siiii, mamma ti piace? Vero che ti piace troia? -Si da morire. Dopo qualche minuto tirai fuori il cazzo dalla sua fica, sputai su il suo buco del culo e gli e lo infilai dentro: -Si nel culo è bellissimo. Ancora Mattia ancora. Me la scopavo di brutto, smisi anche di sondarle il culo, mi sdraiai e la feci mettere su di me, lei preso il mio cazzo in mano, se lo portò sotto la fica e se lo mise dentro, incominciò a saltellare sempre più veloce e sempre con più forza tanto che le sue tettone balcollavano, le presi una in bocca ed incominciai a succhiarla: -Si Mattia, succhia la tetta della tua mamma come fecevi da piccolo, Ahhhhhhhhhhh. Era troppo bello e stavo quasi per venire, la sollevai la feci mettere in ginocchio: -Succhia troia. Ubbidì ed incominciò a succhiarlo e mentre lo succhiava accompagnava il gesto con le mani, era stupendo e le vennì in bocca che lei bevve tutta, poi si lazò mi baciò in bocca e mi disse: -Per ora basta, tra poco arrivano tuo padre e tua sorella, ma stanotte verrò a trovarti porcellino mio, poi si rivestì e se ne andò. Mi rivestii anche io e mi sdraii a letto aspettando che arrivasse il momento di scoparmela di nuovo.

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