racconti hot iniziato a masturbarmi, all’età di 13 anni

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racconti hot Salve, quello che sto per raccontarvi è tutto realmente accaduto. Fin ad oggi non ho avuto il coraggio di parlarne con nessuno ma avendo scoperto questo fantastico sito, dove ho potuto scoprire molte storie simili alla mia mi sono deciso a raccontare tutto qui. Ho 21 anni e vivo in una città del sud, sono un bel ragazzo moro alto quasi 1,80 e dal fisico atletico, pratico calcio a livello agonistico. Madre è una splendida donna di 52 anni portati davvero bene. Anche se con qualche chilo in più, nei posti giusti però, è a parer mio estremamente sexy e non ha nulla da invidiare a donne con vent’anni in meno. Alta 170 cm e pesa circa 70 kg ben distribuiti su fianchi, culo e tette che sono di una 4° abbondante. Ho sempre fantasticato su mia madre e da quando ho iniziato a masturbarmi, all’età di 13 anni, non è passato giorno che non le dedicassi una o più spruzzate di calda crema bianca. Non ho mai perso l’occasione per spiarla dal buco della serratura della stanza da letto, quando si spogliava o dalla porta del bagno quando entrava per fare la doccia o i suoi bisognini. Ho sempre adorato vederle fare la doccia, in piedi dentro la vasca da bagno, mentre si insapona tutta, le sue belle tette un po’ appesantite ma sempre belle piene con dei porno racconti incestuosi capezzoloni scuri e grandi come la falange di un dito, la sua bella fica ricoperta di una folta peluria scura. Mi smanettavo il cazzo cercando di far ritardare l’eiaculazione per tutto il tempo che lei stava ad insaponarsi. Mi faceva impazzire quando passava la mano sulla fica e vedere il contrasto della schiuma sui peli della fica folti e scuri mandava in delirio i miei sensi ma cercavo di resistere pur continuando a menarmi il cazzo. Quando stava per uscire dalla doccia andavo in camera mia e li finivo la mia sega esplodendo in una meravigliosa sborrata che mi lasciava sfinito sul letto. Avevo 16 anni quando un giorno rientrai da scuola molto presto credo intorno alle 11:00, in quanto uno sciopero organizzato all’improvviso ci impedì di entrare a lezione e cosi dopo aver girato un po’ con i miei compagni decisi di tornare a casa. Mia madre era fuori a fare la spesa, non c’era nessuno in casa ed io mi chiusi nella mia stanza ad ascoltare un po’ di musica in cuffia. Dopo un’oretta circa uscì per andare in bagno e mentre mi avvicinavo sentivo dei piccoli gemiti provenire dall’interno. Mi si gelò il sangue. racconti zoofilia Capì subito quello che stava accadendo all’interno del bagno, c’era qualcuno che scopava o si masturbava. Poteva essere mia madre o Adv mia sorella che è di 4 anni più grande di me. In ogni caso chiunque fosse non sapeva della mia presenza in casa e non aveva neanche sentito avvicinarmi perché in quel momento ero scalzo e quindi non feci quasi nessun rumore. Mi abbassai e cominciai a sbirciare dal buco della serratura. La cosa che vidi mi fece arrivare il cuore in gola. Mia madre era seduta sul water con la schiena appoggiata al muro, la camicetta bianca sbottonata, una coppa del reggiseno bianco spostata in modo da far uscire una tetta, la gonna nera arrotolata alla vita, le calze e lo slip scuro abbassati sotto le ginocchia. Aveva una rivista porno sulla mano sinistra e con la destra stava accarezzando la sua meravigliosa fica. Il cazzo mi diventò subito duro. Comincia ad sentire l’acqualina in bocca dal desiderio che avevo di fiondarmi su quella foresta nera e umida. Di tanto in tanto con le dita bagnate dei suoi umori si strizzava il capezzolo della tetta che aveva tirato fuori. Tirai fuori il cazzo duro come il marmo e inizia a masturbarmi ( ho un bel cazzo di 19 cm, robusto con una bella cappella grossa e delle palle grosse e gonfie), assistendo allo spettacolo più erotico ed eccitante che potessi immaginare. Lei continuava a masturbarsi sempre più intensamente. Usava due dita che alternava sul clitoride con delle carezze in senso rotatorio a delle penetrazioni profonde. Vedevo le sue dita sparire all’interno di quella folta peluria e poi spingerle in fondo come stesse scavando alla ricerca di qualcosa. Aveva nel frattempo chiuso gli occhi e abbandonato la rivista per stringere il capezzolo con l’altra mano. La sentivo ansimare sempre più forte fin quando con l’indice e il medio dentro la fica e con il pollice ad accarezzare il clitoride raggiunse l’orgasmo mordendosi le labbra. Questa volta non mi trattenni e venni anche io dietro la porta schizzando la sborra sull’altra mano per farla arrivare a terra e peggio ancora sulla porta. Andai in silenzio nella mia camera, il cuore mi batteva a mille, misi nuovamente la cuffia e cercai di fare come se nulla fosse accaduto. La storia non finisce qui, si evolve ogni giorni di più ed ho tanto altro da raccontare ma vorrei conoscere il pensiero di qualcuno in merito a queste situazioni.

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