annunci 69 racconti lui in figa e io nel culo
annunci 69 racconti Il soddisfacimento di una fantasia di coppia fa emergere alcuni segreti… Me lo disse durante una cena romantica per festeggiare il nostro anniversario. Rivelò di essere pronta e di avere pensato alla persona giusta. Per mesi l’avevo stuzzicata e stressata con la mia fantasia di fare sesso in tre, con un’altra donna o con un altro uomo, se preferiva. Subito mi aveva detto di no, poi pian piano avevo notato che l’idea cominciava a farsi strada nella sua mente e ad eccitarla. Capendo che era più propensa ad avere un uomo come terzo fra noi insistetti su quella strada. Percepii il suo lento cedere all’ipotesi di farlo e l’unico ostacolo sembrava quello del trovare con chi farlo. “Ti ricordi il mio ex?” Questa domanda mi sorprese. Il suo fidanzato precedente a me era la persona più lontana a cui avrei pensato per del sesso di gruppo. E infatti lei si apprestò a tranquillizzarmi. “No, no, ovviamente non sto parlando di lui. Ma quando stavo con lui ho avuto per lungo tempo un amante.” “Non me lo avevi mai detto.” “Eh, lo so.” Si mordicchiò le labbra, con faccia maliziosa. “Chi era?” “Era un avvocato dello studio in cui facevo pratica.” “E pensi che lui… che potrebbe essere la persona giusta?” “Non lo so… a molte qualità che lo rendono adatto e con lui avrei già un po’ di confidenza, che credo sia fondamentale.” “E quindi quali sono le tue perplessità?” Io ero già eccitato e mi stavo infoiando all’ipotesi che finalmente la fantasia stesse diventando realtà. “Be’, ecco… lui è uno un po’ particolare… con lui avevo un rapporto… intenso.” “Cioè? Ne eri innamorata?” “No, no, assolutamente. Ma ero un po’ sottomessa. Lui è uno molto autoritario, molto dominante, molto deciso. Che ci sa fare.” “Capisco. Forse non è del tutto un male. Forse ci vuole uno così, anche per superare gli imbarazzi.” Ero abbastanza sconvolto da queste sue rivelazioni, ma l’eccitazione che mi aveva preso non mi faceva ragionare ed avrei acconsentito a qualunque uomo lei avesse proposto. Più tardi, mentre scopavamo, tirai di nuovo fuori il discorso, per non farlo morire e per sfruttare la sua eccitazione. “Sai, lui è quello che mi ha insegnato molte cose. Se mi hai trovato così brava a letto è molto merito suo, non certo del mio ex.” “Infatti mi sembrava strano.” “Lui è stato il primo in molte cose per me.” Disse questo girandosi e offrendomi le terga. Non mi concedeva spesso l’entrata posteriore, ma in quel momento il ricordo del suo amante la rendeva disponibile a tutto. “C’è altro che devo sapere?” Le chiesi mentre la sodomizzavo con forza. “Uhm… non so… forse che è anche molto dotato…” Godemmo all’unisono, a queste sue parole. *** Un anno dopo quell’anniversario ci ritrovammo a pensare a quella serata, a come aveva dato inizio a tutto. Pochi giorni dopo lei infatti lo aveva contattato spiegandogli esplicitamente la situazione e lo avevamo invitato ad uscire perché io lo conoscessi. Si rivelò essere proprio come me lo ero immaginato, un bell’uomo elegante, più vecchio di noi e molto sicuro di sé. racconti sexy Non era scontato che quella prima volta sarebbe successo qualcosa, ma grazie anche all’intraprendenza di lui finimmo la serata a casa nostra. E scopammo. Fu l’inizio di una costante frequentazione nella quale il ruolo di lui diventò pian piano quello di guida, quasi di padrone. Effettivamente era molto dotato e molto deciso. Conduceva lui il gioco, decideva lui cosa fare e spesso mia moglie scopava più con lui che con me o con noi due insieme. Io ero molto soddisfatto. Lei in quei momenti era quasi irriconoscibile, diventava la mia pornostar personale e faceva cose che mai avrei sperato. Anche in questo le capacità di lui furono fondamentali, sapeva come prenderla, come liberarla dalle inibizioni più di me, dominandola come io, anche per il mio ruolo di marito, non riuscivo a fare. Arrivammo a scoparla in due, contemporaneamente, lui in figa e io nel culo, per ovvie ragioni di dimensioni, anche se lei lo prendeva tranquillamente dietro anche da lui. Il nostro rapporto si era dunque arricchito e la trasgressione era entrata a far parte della nostra vita. Quella sera, quel nostro nuovo anniversario, eravamo invitati da lui. *** “Mettiti tu sotto, questa volta.” Mi disse lui perentorio, non ammettendo repliche come sempre, anche se in realtà la frase riguardava più mia moglie che, esitando un attimo, mi sali sopra e si impalò su di me. Lui la spinse in giù verso di me e si posizionò dietro di lei. Mia moglie mi baciò, profondamente e romanticamente, interrompendosi improvvisamente solo nel momento in cui sentì l’imponente cazzo del suo ex amante appoggiarsi all’ingresso delle sue viscere. “Ce la fai?” le sussurrai. Non rispose ma la vidi aprire la bocca e il viso contorcersi nel godimento. Io le ero dentro la figa e lui la stava inculando. I nostri sessi la ingombravano e la stimolavano fino all’estasi. La sentii godere come poche altre volte. Un godimento continuo. I suoi succhi mi imbrattavano il pube. “Allora? Glielo vuoi dire tu?” sentii lui fare questa domanda, senza che si capisse a chi era rivolta. Per un attimo pensai dicesse con me, racconti cuckold ma sentii mia moglie rantolare un lungo “Nooo” tra i suoi gemiti. “Glielo dico io allora.” continuò lui, aumentando il ritmo della scopata e l’orgasmo di lei che quindi non poteva opporsi a nulla. “Tua moglie ti ha detto che io ero il suo amante quando stava con il suo precedente fidanzato, vero?” Io annuii, mentre mia moglie tra un urlo e l’altro, appoggiata su di me, mi mormorò di non ascoltarlo. “Non ti ha detto tutta la verità, sai?” “Ah, no?” “Ha omesso un piccolo particolare. Che io non ho mai smesso di essere il suo amante, nemmeno quando si è messa con te. Nemmeno quando vi siete sposati.” “Bastardo…” mugugnò mia moglie, mentre godeva. Lui continuò a parlare. Non ricordo bene tutte le sue parole. In parte perché sconvolto dalle rivelazioni ricostruivo tutta la nostra relazione inserendo la presenza di lui. In parte perché mia moglie cominciò a godere rumorosamente, quasi impazzita. In parte perché tutto ciò, contrariamente forse alle mie aspettative, mi eccitò ancora di più ed inizia a venire anche io dentro di lei. Accennò a weekend passati insieme quando io pensavo che lei fosse con un amica, accennò ad un incontro furtivo, il giorno prima del nostro matrimonio. Accennò a come fosse stato lui a convincerla ad introdurlo fra noi, per venire incontro alla mia fantasia. Avevo goduto in lei che giaceva inerme su di me. Lui si era sfilato e ci guardava beffardo. “Perdonami.” mi sussurrò. “È tutto vero?” le chiesi. “Non sono riuscita a rinunciare al suo cazzo.” Poco dopo iniziò a piangere. Dentro di me si agitavano sentimenti contrastanti, dovuti anche ad una mia condotta non certo irreprensibile, che anche io le avevo tenuto nascosta, ma che stava per venire fuori. Ci fu un momento di silenzio. Non sapevamo cosa fare o cosa dire. Quella rivelazione sulla nostra coppia, con la presenza del terzo incomodo. Ci pensò lui a rompere di nuovo gli indugi, rivolgendosi a me. “Bene, e ora parli tu o devo dirlo di nuovo io?” Mia moglie mi guardò, non capendo. Non avrebbe mai potuto immaginare. “Magari glielo facciamo vedere?” e dicendo questo si avvicinò a me, con il cazzo ancora in tiro. Mi prese per i fianchi e mi girò a pancia in giù. racconti 69 annunci Poi mi tirò a sé, mettendomi in posizione di pecorina. “Dai, raccontaglielo.” mi intimò. *** Pochi giorni dopo il nostro primo incontro con lui, lo contattai perché volevo incontrarlo, senza la presenza di mia moglie. Ufficialmente volevo parlare con lui di quello che era successo. In realtà dentro di me si era risvegliato qualcosa. Lui lo capì subito, mi lasciò un po’ parlare e poi prese l’iniziativa. Dentro di me da tempo albergavano fantasie omosessuali ed essere stato coinvolto nel sesso a tre con un uomo così prestante, così dominante le aveva risvegliate prepotentemente. Ero rimasto affascinato dal suo cazzo e lo volevo provare, ma davanti a mia moglie non avrei mai avuto il coraggio. Lo lasciai fare. Mi spogliò e fu molto delicato la prima volta, pur trattandomi, a parole, da puttana. Mi scopò. Al mio culo fu riservata lo stesso trattamento di quello che aveva subito anni prima mia moglie, cioè essere violato, per la prima volta, dallo stesso enorme cazzo. Dopo quella volta lo incontrai altre volte. Molte più di quelle che lo incontrai insieme a mia moglie. Con lui mi trasformavo, diventavo totalmente passivo. Fu difficile non assumere questo ruolo anche quando eravamo in tre anche se di fatto il mio contributo attivo diminuì anche in quelle situazioni. Quando ero solo con mia moglie, invece continuavo ad avere il mio ruolo di maschio. Anzi, forse il fatto di avere uno sfogo a quell’altra mia natura mi permise di diventare con lei ancora più deciso e dominante, tanto che mi diceva che stavo imparando dal nostro amante e ne era contenta. *** Davanti agli occhi sbalorditi di mia moglie, lui mi inculò con facilità mentre le spiegava il nostro rapporto. Io mi vergognavo ma allo stesso tempo sentivo una liberazione nel fatto che lei mi vedesse in quel modo. Ero però molto nervoso. Lei veniva a conoscenza di questo mio segreto, di questo mio tradimento insolito. E io ero appena venuto a conoscenza del suo segreto, della sua relazione extra coniugale. Come avrebbe cambiato la nostra coppia questa consapevolezza che avevamo acquisito l’uno dell’altra? Smisi di pormi questi dubbi, ed ebbi un orgasmo, nel momento in cui lei, superato lo stupore continuò a guardarci ma iniziando a toccarsi, a masturbarsi. Il nostro amante, il nostro padrone di coppia ci lasciò soli. Penso avesse architettato tutta questa situazione e fu bravo a defilarsi quando era il momento. Ci abbracciammo, ci baciammo e facemmo sesso. Anzi forse facemmo l’amore. Abbracciati l’uno all’altra, stanchi, sudati ed ansimanti dopo l’amplesso non parlammo delle rivelazioni della giornata. Ci dicemmo solo due cose, che chiusero il discorso e, forse ne aprirono chissà quali altri. “Posso continuare a vederlo anche da sola?” mi chiese lei. “E io? Posso?” risposi.
