racconti erotici esibizionismo Mia moglie e mia cognata

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racconti erotici esibizionismo Quella sera di fine estate ero con mia moglie Daniela, 28 anni, alta 1.80 e bionda, con un corpo da modella che mi fa impazzire, a cena a casa della sorella in un tranquillo condominio.
Mia cognata Paola è un vero bocconcino: 1.65, caschetto castano e occhi furbetti con un corpo morbido e un culo che solo a guardarlo mi fa venire i pensieri piu’ turpi. Mia moglie indossa la sua consueta gonnellina a pieghe che esalta le sue lunghe gambe affosolate ed un comada maglitta senza maniche.

Comunque, arriviamo un po’ prima del previsto, e la sorella ci apre con indosso una magliettina bianca senza reggiseno con i capezzoli in bella vista, e un pantacollant chiaro, dal quale si vedeva chiaramente che indossava un perizomino bianco molto succinto… Nel guardarla muoversi sensualmente ho iniziato ad eccitarmi terribilmente…
Durante la cena si parlava del piu’ e del meno, Un atmosfera rilassata in attesa che nella seconda parte della serata alcuni nostri amici sarebbero arrivati per una divertente partita a monopoli. D’improvviso entiamo suonare alla porta. Paola va ad aprire, e con nostro racconti erotici porn stupore, la sentiamo urlare terrorizzata:
“Aiuto, aiuto…”
Vado verso la porta, e vedo un tizio con il volto coperto che la tiene per il collo, con un coltello in mano!
“Stai fermo e non ti muovere che altrimenti finisce male” . mi urla.
Al che ci spinge in cucina e vedendo mia moglie esclama:
“Bene, ero venuto per scoparmi questa puttana, ma vedo che ho preso due piccioni con una fava, ci sara’ da divertirsi…”
Al che viene verso di me e bruscamente mi lega mani e piedi alla sedia urlandomi;
“Zitto e non ti muovere e non provare a fare l’eroe…”
Mia moglie e la sorella, pietrificate dal terrore, osservano la scena. Il tizio si gira verso mia moglie commentando cosi il suo aspetto:
“Sei una bella fica pure te, e scommetto che sei anche una gran troia, come tua sorella…. Facciamo così: mi scopo prima tua sorella, poi se tuo marito si arrapa a guardare mentre me la scopo, ti faccio fare una lesbicata con tua sorella. Poi mi scopo pure te. Tutti d’accordo? Chi tace acconsente, si comincia”.
Guardando mia cognata le conandò:
“Tu puttana, tira fuori l’uccello a quel coglione cosi vediamo se si arrapa”.

Ad occhi bassi Paola viene verso di me, in lacrime, e inizia a slacciarmi i pantaloni, gli abbassa insieme ai boxe e mi tira fuori il cazzo. Io pur spaventato dalla situazione, racconti tradimenti provo un piacere irrefrenabile a vederla mentre mi spoglia. L’uomo la afferra, la sbatte sul tavolo, mettendola a pecorina, le sfila il pantacollant, le tira giu’ il perizoma e rivolgendosi a mia moglie:
“Troia vieni qui e tirami fuori l’uccello che mi devo scopare tua sorella”. Mia moglie in lacrime rimane pietrificata. Al che l’uomo le afferra una mano, se la mette cazzo e gli strilla;
“Allora mi devo arrabbiare?”. Mia moglie gli abbassa i pantaloni e gli slip e gli tira fuori un cazzo maestoso e durissimo.
“Brava, cosi mi piaci..” Il porco si avvicina a mia cognata e prendendole le tette da dietro con un colpo violento gli infila il cazzo nel cule culo senza alcun preliminare. Paola a gemere piangere dal dolore, io inizio ad arraparmi alla scena, e il miocazzo comincia lentamente ma inesorabilmente ad ingrossarsi, anche se non vorrei. Il bastardo stupratore mi guarda e e mi dice:”
Bene, vorresti essere al mio posto, eh. Ti stai arrapando come un animale, Vorrà dire che vedremo tua moglie scopare con la sorella, immagino che non desideravi altro, vero porco?”. Io fra me e me penso che ho sognato mille volte la mia Daniela e Paola scopare insieme, e il pensiero mi fa rizzare ancor di più il cazzo.

L’uomo inizia a spingere nel culo di mia cognata sempre piu’ velocemente, fino a quando inizia a godere e gridare
“Ti sto riempendo il culo di sborra, troia, sei contenta? Puttana è un mese che ti pedino che ti vedo troieggiare impunita per il quartiere. Non sai quanto desideravo sfondarti il culo”. Dopodiche’ sfila il suo grosso uccello e si rivolge verso mia moglie:
“Troia, e’ il momento di vedere che biancheria indossi”. Va verso di lei, le sfila la maglietta, le strappa il reggiseno mettendo a nudo le sue belle tette. Mia moglie non si ribella, subisce passivamente l’oltraggio piangendo sommessamente. Vedere mia moglie immobile e in lacrime, con un porco schifoso che le martiriza i capezzoli mi arrapa come mai avrei creduto.
“Ora vediamo cosa indossi sotto questa gonnellina, puttana.” L’uomo le strappa via la gonna, le sfila il perizoma nero lasciandola completamente nuda..
“Sei una cavallona da monta lo sai?” – le disse.

Io ormai non nascondevo piu’ l’eccitazione, l’uccello sembrava scoppiarmi… a quel punto l’uomo prende mia moglie e le porta la bocca verso l’uccello.
“Succhiamelo, puttana, fammelo indurire che devo sfondarti la fica come quel frocio non ti avra’ mai fatto”. Mia moglie senza opporre resistenza inizia a spompinarlo.
Poi l’uomo la prende, la sbatte per terra e comincia a scoparsela con foga, ordinando a mia cognata:
“Troia, succhia il cazzo a quel frocio e ingoiati tutto senno’ mi ti riinculo un’altra volta”. Mia cognata ormai sconvolta viene verso di me e come un automa inizia a farmi un pompino, io ormai arrapatissimo inizio a godere. Paola al contrario non sta godendo assolutamente. Lei è una ragazza orgogliosa e gioiosa, un corpo da sballo ma nessun grillo per la testa. Gli sborro in bocca, godendo come non mai,

Nel frattempo il porco continua a stuprare mia moglie, che alle lacrime ha sostituito improvvisi guizzi di piacere, mugoli che tradiscono che parte di lei sta godendo mentre viene sfondata. Lo squillo del telefono interrompe il climax della situazione.
“Chi cazzo è?” – urla l’uomo alzatosi di scatto da sopram mia moglie, lasciandola a terra scopata ed umiliata.
“Forse i nostri amici” – gli rispondo.
“Non fare stronzate coglione, rispondi come nulla fosse”.
Alzo la cornetta e cercando l’indifferenza rispondo ad uno dei nostri amici che ci informa che sarà li tra una ventina di minuti.

Informato della situazione l’uomo si sofga con un paio di ceffoni sul culo di mia moglie e poi ci urla a noi tre:
“Ok siete stati fortunati, mi tocca andarmene. Vi conviene non parlare a nessuno di me altrimenti vi ammazzo a tutti”. Prima di andarsene si avvicinò a Paola e le disse:
“Sei stata una gran bella scopata, è stato un piacere incularti”.

Poi se ne andò scomparendo giù per le scale. Noi tre rimanemmo in silenzio durante la vestizione. Le nostri menti erano un turbinio di pensieri. Paola si sentiva sprofondare nel buio. Era stata stuprata in casa, umiliata davanti alla sorella e costretta a spompinarmi. Mia moglie Daniela non sapeva se avevo notato che alla fine aveva cominciato a godere. Mentre si rimetteva il perizoma la fica era fradicia di uomori. Io non sapevo se dovevo dare spiegazioni per lo scioccante stato del mio cazzo duro o dovevo condividere il tacito accordo di totale silenzo…

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