racconti erotici tradimenti il primo tradimento con un cavallo

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racconti erotici tradimenti

racconti erotici tradimenti Sono sposata con Claudio da sette anni. Ne avevo 29 quando lui mi ha portata all’altare. Un rapporto di amore profondo il nostro, ma che non mi ha mai impedito di interessarmi ad altri uomini. Già durante i tre anni di fidanzamento mi è capitato diverse volte di tradirlo, ma è solo dopo il matrimonio che le cose sono peggiorate. O migliorate, a seconda dei punti di vista. Claudio è un uomo meraviglioso, dolcissimo, innamorato di me… e a letto non è niente male, non mi fa mancare niente. Ma è la mia natura impetuosa che spesso si manifesta e mi porta a comportamenti che una moglie non dovrebbe veramente avere. Natura che, come dicevo, ha continuato a manifestarsi con maggior forza dopo il matrimonio, nel momento cioè in cui ho maturato e consolidato il possesso dell’uomo della mia vita. Sentirmi sicura della sua devozione, del suo amore e della sua fedeltà ha aperto in me numerosi spiragli nei quali uomini intraprendenti di tanto in tanto non faticano ad intrufolarsi. Racconto adesso la storia del mio primo tradimento da donna sposata. E’ l’inizio della caldissima estate del 2003, la classica riunione tra giovani coppie di amici del sabato sera. racconti erotici 69 Siamo invitati ad una cena informale a casa di un amico di Claudio, anche lui sposato. Sarà una riunione allegra insieme ad altri amici della coppia, ognuno porta qualcosa da bere o da mangiare, si fuma il nargilè e forse anche qualcosina di più forte… Partecipano alla serata anche Caterina e Fabrizio, una coppia trentenne amici di amici che incontriamo per la prima volta. Io e Claudio siamo gli sposini più freschi di tutti. Proprio la sera prima avevamo festeggiato il secondo “mesiversario” di matrimonio (è il 14 Giugno e ci siamo sposati il 13 Aprile), i ricordi del viaggio di nozze in Australia sono ancora vividissimi. Tutti ancora a farci domande su come ci si trova nei panni dei novelli sposi, a chiederci i particolari del viaggio, a farci domande sulla luna di miele. Tutte cose a cui smetto istantaneamente di pensare appena i miei occhi si posano su quelli di Fabrizio. Alto, moro, sui 37/38 anni, pizzetto ben curato. Sposato con Caterina da diversi anni. Non particolarmente bello, ma qualcosa nel suo sguardo fa presa su di me al primo istante. Quando ci presentano e ci stringiamo la mano noto immediatamente che anche lui è colpito da me. I nostri sguardi si attraggono e indugiano molto più del lecito. Temo che qualcuno se ne accorga e mi riprendo abbastanza velocemente, ma resto turbata dal modo in cui Fabrizio mi ha guardata. Prendo Claudio sottobraccio e me lo porto su primo divano libero. Per scacciare l’impressione ricevuta da Fabrizio, mi metto a sbaciucchiarlo, attirando naturalmente i lazzi dei presenti che immediatamente ironizzano sulla nostra incapacità di freschi sposini a staccarci anche un solo minuto… se sapessero invece a chi e cosa sto pensando in quel momento… le serata va avanti, si mangia e si beve e Claudio si mette a discorrere con non so chi di alpinismo di cui è grande appassionato. Si avvicina con fare disinvolto proprio Fabrizio e si inserisce simpaticamente nella conversazione. Io che stavo semplicemente vegetando accanto al mio neo-sposo divento improvvisamente attenta e partecipe della conversazione. Noto che Fabrizio mi guarda in continuazione allora mi rivolgo a lui direttamente spezzando il filo del discorso, chiedendogli di punto in bianco che lavoro fa. Mentre Claudio ignora l’interruzione e riprende con il suo alpinismo lui mi si avvicina ed iniziamo a discorrere amabilmente. Fabrizio mi divora con gli occhi, lo capisco benissimo. E anche io non riesco a trattenermi dal guardarlo in maniera provocante… Dio quanto mi intriga quest’uomo… ma che mi succede? Terminata la cena vera e propria Fabio, il padrone di casa, tira fuori i suoi quattro splendidi nargilè acquistati in India ed inizia il giro delle fumate… manco a dirlo Fabrizio, e purtroppo anche Caterina, fanno parte del gruppetto raccolto intorno al nostro nargilè. Stiamo tutti seduti su un morbido tappeto. Io sono su di giri, rido e scherzo e i miei occhi continuano a cercare quelli di Fabrizio. Cerco di prestare la massima attenzione affinchè Claudio e Caterina non si accorgano della nostra istintiva e reciproca attrazione. In quel mentre arrivano, molto ritardatarie altre due coppie di amici. Tutti ci alziamo in piedi per salutarli, io sono la prima a rimettermi seduta e provvedo a sistemarmi vicino al posto dove stava prima Fabrizio. Lo vedo venire dall’altra parte della stanza e, come forse era prevedibile, lui si rimette seduto sul tappeto prendendo racconti erotici incestuosi posto vicino a me. La cosa mi sconvolge dal piacere e gli rivolgo un sorriso decisamente invitante. Riprendiamo la nostra conversazione di poco prima, lui mi chiede da quanto sono sposata, mi racconta del suo matrimonio con Caterina senza nascondere qualche percettibile moto di insoddisfazione… Mentre parliamo, sempre semisdraiati sul tappeto e ci passiamo la canna del nargilè lui si sposta e il suo ginocchio viene a contatto “casualmente” con la mia coscia. Io non mi ritraggo, anzi quel contatto mi fa improvvisamente bagnare. La stanza anche se grande è intrisa di fumo, con quattro nargilè che pompano aromi e diversi fumatori. Fabrizio mi propone di andare a prendere un po’ d’aria in balcone. Mi guardo intorno per vedere dove sta Claudio e lo trovo impegnato in una discussione politica. Buon per lui. Caterina sta parlando con altre due ragazze di chissà cosa e non bada a noi. “-Beh, i nostri coniugi sono indaffarati. Dai, andiamo, un po’ di aria fresca ci vuole”, faccio io. Lui mi fa strada e usciamo nell’ampio balcone da cui si gode una bella vista sui Castelli Romani. La serata estiva è calda, il cielo è stellato in modo fantastico. Ci appoggiamo alla balaustra. Sono diversi mesi che non mi capita di avere a che fare con un corteggiatore, è la solita esaltante sensazione di sempre. Mi sento il fuoco addosso nel trovarmi vicina ad un uomo che non nasconde la sua eccitazione per me. Commentiamo la bellezza del cielo e la bellezza di Roma di notte. Lui con un finto gesticolare chiacchierando mi appoggia una mano sull’avambraccio, dapprima piccole toccate e fughe e poi si decide a lasciare la mano appoggiata. A quel contatto la fica mi si bagna nuovamente, faccio finta di niente. Fabrizio mi chiede del viaggio di nozze, vuole sapere se i cieli stellati dell’emisfero australe sono più belli di quelli del nostro emisfero. Si avvicina impercettibilmente ed io favorisco la sua manovra spostandomi qualche prudente centimetro verso di lui. Il cuore ora mi batte forte, mi dico che se non tenta qualcosa ora non la tenterà più. Sono stata buona profetessa: mentre racconto dell’Australia sento la sua mano appoggiarsi delicatamente sul mio sedere. Wow… sì, è decisamente molto molto intraprendente… sono talmente eccitata dalla sua presenza vicino a me e dal suo odore che non vorrei per nessuna ragione al mondo che lui interrompesse quell’approccio. Lo lascio fare. solopornoitaliani Continuo a parlare sorridendogli, l’invito a continuare è palese. La mano si appesantisce, inizia una carezza più decisa che piano piano si trasforma in una palpata vera e propria. Adoro sentire la mano di quest’uomo sul mio culo. Credo di essere rossa in viso, mi volto per controllare che dalla finestra non provenga nessuno, anche se sono sicura che da quell’angolazione nessuno potrebbe notare la mano galeotta di Fabrizio. -“Ti interessa molto l’emisfero australe, vedo”, gli dico fissandolo negli occhi, mentre la sua mano passa da una natica all’altra E’ decisamente sconveniente che io e lui stiamo a parlare in quel cantuccio in evidente intimità. Non sono vestita sexy, ho una gonna leggera che arriva al ginocchio. Incoraggiato dalla mia mancanza di reazioni negative Fabrizio mi stringe con forza il sedere e mi mormora: “-Mi fai impazzire, Giulia”. Io sospiro di piacere e lo guardo senza ribattere nulla. Sento le sue dita insinuarsi insistenti tra le mie natiche, poi con l’altra mano passa ad accarezzarmi una tetta. Mi rendo conto che è ora di stoppare il mio audace spasimante. Gli concedo qualche altro secondo di palpata per permettergli di rendersi conto della consistenza e pienezza delle mie tette e per godermi la sensazione delle sue dita che premono sul mio culo poi a malincuore mi stacco da lui e raggiungo la finestra. Fabrizio rimane fermo a guardarmi intedetto. Mi volto e gli sorrido, allora mi segue. Torniamo nella sala e riprendiamo posto sul tappeto mantenendoci a debita distanza. Lo vedo scribacchiare qualcosa su un foglietto che poi mi ritrovo in mano… è il suo cellulare. vado in bagno, tiro fuori la penna dalla borsetta e sul retro del foglietto scrivo il mio aggiungendo sotto il numero “SOLO SMS MI RACCOMANDO”. Torno nella sala, gli dico sottovoce che forse ha perso qualcosa e gli restituisco il foglietto. Non pretenderà mica che sia io a chiamarlo… Tornata a casa provvedo ad impostare il cellulare sui toni silenziosi per evitare possibili curiosità da parte del mio neo-marito. Si rivela una saggia decisione, perchè la mattina dopo, domenica, dopo essermi svegliata alle 11 trovo ben 3 sms dallo stesso numero. Non fatico ad immaginare da chi provengono. Claudio come sempre si alza più presto e si mette al computer, sono sola in stanza e posso leggermeli in tutta tranquillità. E’ Fabrizio ovviamente. Mi dice che lo faccio impazzire e che vuole assolutamente vedermi il giorno stesso. Mi tornano in mente le sensazioni della sera precedente, le sue mani che mi palpano sul balcone… La mia destra scende dolcemente verso la fessura ed inizio a massaggiarmi la clitoride mentre penso a quelle audaci palpate. Mi figuro Fabrizio nudo ed eccitato davanti a me, penso a come deve essere il suo membro e sospiro di piacere. Continuo a masturbarmi dolcemente mentre compongo l’sms di risposta. Gli scrivo che oggi mi è impossibile incontrarlo, ma che martedì dopo il lavoro sarò ragionevolmente libera. Rileggo l’sms appena composto dicendo a me stessa che proprio non dovrei farlo, sono sposata solamente da 61 giorni… ripenso a Fabrizio che mi viene sopra e con poche sapienti sditalinate arrivo dolcemente all’orgasmo, nello stesso istante in cui con la sinistra spingo il pulsante di SEND sul cellulare… Arriva finalmente martedì, la giornata si preannuncia afosa fin da mattino. Non ho molti dubbi sui contenuti del mio incontro pomeridiano con Fabrizio. Il caldo sconsiglia di indossare calze o ammennicoli vari, mi concedo solamente delle mutandine sexy, trasparenti sotto la gonna di lino. Ho il batticuore per tutto il giorno pensando a Fabrizio. La sera prima ho fatto l’amore con Claudio e mentre mio marito mi scopava non facevo che pensare che la prossima volta non sarebbe stata con lui… Alle 17.30 esco dall’ufficio, salto in macchina e vado ad un bar dell’EUR dove ci siamo dati appuntamento. Arrivo puntuale alle 17.45 e vedo subito la sua macchina. Mi accosto e saluto. Gli brillano gli occhi, mi fa cenno di posteggiare una cinquantina di metri più avanti. Scendo dall’auto e lui mi si affianca con la sua macchina. Apro la portiera e salgo vicino a lui. Siamo entrambi un pelo imbarazzati e abbiamo bisogno di rompere un po’ il ghiaccio. Lui avvia la macchina verso una destinazione a me ignota e mi fa mille domande e complimenti. Mi aspettavo un approccio più deciso da parte sua, ma ne approfitto per rilassarmi e godermi la situazione. Dopo 5 minuti di macchina Fabrizio senza chiedere il mio parere parcheggia la macchina su un piazzale davanti ad un motel. Lo guardo sorridendo e mi faccio prendere per mano. Una breve registrazione alla reception e saliamo in camera. Chiudiamo la porta della camera e siamo uno tra le braccia dell’altro. La lingua di Fabrizio mi entra in bocca, le sue mani corrono sul mio corpo. E’ eccitato fino al parossismo, mi rivolge frasi disarticolate, inizia a spogliarmi con foga… Mi tira su la gonna, la arrotola ai fianchi. per evitare di gualcirla sgancio la gonna che cade sul pavimento, mentre Fabrizio mi sbottona in un lampo la camicetta e mi estrae le tette dal reggiseni. Ho un seno rigoglioso con i capezzoli appuntiti per l’eccitazione, lui ci si attacca, li strizza, li lecca li morde, li pastrugna. Senza troppo pudore la mia mano artiglia il suo pacco che sento duro e teso, vado alla ricerca di quell’erezione a cui penso da due giorni. Fabrizio mi spinge sul letto, si sbottona i pantaloni e si abbassa le mutande, mentre io mi sfilo le mutandine… le avevo indossate di pizzo trasparenti pensando che lui ci avrebbe giocato a lungo, magari in macchina, invece ora penso solo a farle volare via sul pavimento. Intravedo il cazzo torreggiare minacciosamente tra i suoi inguini, mi preparo ad accoglierlo. Lui mi sale sopra con i pantaloni abbassati. Apro le cosce vogliosa, vedo il suo cazzo avvicinarsi… chiudo gli occhi ed assaporo l’istante in cui il membro di Fabrizio invade con prepotenza la mia fica fradicia di umori in un unico maestoso affondo. Fabrizio inizia a martellarmi con una foga rabbiosa che mi toglie il fiato e mi fa impazzire di piacere. Intreccio le gambe sulla sua schiena e inarco il bacino per farmi scopare più in profondità, lui si assesta meglio e il suo membro mi scava dentro con una serie di colpi poderosi… non posso resistere a quel meraviglioso trattamento ed arrivo all’orgasmo in pochi minuti… accompagno il mio piacere con un lungo gemito che sicuramente non sarà passato inascoltato nelle camere confinanti. Fabrizio esce ma la foga del suo assalto non sembra avere requie. Mi afferra e mi fa mettere in ginocchio sul letto. Mi prende per i fianchi e me lo risbatte brutalmente dentro la fica. Le sue mani mi strizzano i fianchi, mi usa alla pecorina in un modo fantastico. Mugolo di piacere e lo incito ad affondare i colpi il più possibile, mi sta sbattendo come una vacca e la cosa mi procura uno stato preorgasmico spettacolare. Fabrizio si dimostra proprio un porco, estrae l’uccello dalla mia passera e lo punta alla porta di servizio. Con Claudio il sesso anale è davvero un optional e non sono più molto aperta come ai tempi dell’università, ma Fabrizio non mi lascia scampo. La sua grossa cappella preme contro il mio sfintere… riesco a rilassarmi e a spingere a mia volta e sento che la cappella entra anche se a stento. Fabrizio esce, mi infila due dita nella fica e le estrae zuppe di umori che usa per lubrificarmi l’ano. Mi infila dentro due dita con le quali forza l’ano ad allargarsi, ci sputa anche sopra, lo fa in una maniera un po’ volgare che mi eccita. Riproviamo e stavolta la cappella è subito dentro. Un’ulteriore profonda spinta ed il cazzo di Fabrizio affonda tutto nel mio posteriore. Lo prego di fare piano all’inizio per avere il tempo di abituarmi… Non ci vuole moltissimo, l’andirivieni cadenzato del membro impiega poco ad alesarmi come si deve…. Quando mi sento così troia non c’è dolore di dilatazione che non si tramuta velocemente in piacere selvaggio… Con un po’ di lubrificante sarebbe stata perfetta, ma la classifico ugualmente come la migliore inculata della mia vita. Fabrizio mi possiede nel culo per una fantastica mezzora buona, le sue energie sembrano non finire mai, mi dà il tempo di arrivare altre due volte all’orgasmo. Gli affondi finali sono impetuosi e Fabrizio finisce per scaricarmi una quantità industriale di sborra nell’intestino. Nonostante l’aria condizionata siamo entrambi coperti di sudore per la selvaggia cavalcata, non so da quanti mesi non godevo in quel modo… L’occhio ci cade sull’orologio: le 19.30. Ci prende un accidenti ad entrambi. Ci rivestiamo in tutta fretta e lasciamo la stanza. Fabrizio mi riporta alla mia macchina, mi bacia con la lingua e mi domanda quando potremo fare il bis. Gli rispondo che non lo so, che si vedrà… dentro di me penso che nulla al mondo mi convincerà a rinunciare al mio nuovo stallone personale, ma non voglio proprio farglielo capire. Torno a casa piuttosto di fretta o la scusa che sto inventando per il ritardo apparirà sempre più debole. Non ho potuto nemmeno darmi una sciacquata prima di uscire e adesso me ne sto accorgendo: sento la sborra di Fabrizio colarmi fuori dall’ano dilatato, è un misto di piacere e fastidio, spero soltanto che non mi macchi la gonna e che non si veda. Entro a casa, trovo Claudio indaffarato e concentrato al computer… non si è nemmeno reso conto del mio ritardo, in effetti contavo proprio su questo per non dovergli raccontare una bugia. Gli vado vicino e lo bacio con tenerezza. “-Ciao tesoro… cosa vuoi che ti preparo per cena?”. Mi sento tenera e sincera con lui, mi fa un grande piacere preparargli una cenetta deliziosa. Il fatto di avere le chiappe e l’interno cosce ancora appiccicose ed imbrattate della densa sborra di Fabrizio non mi impedisce certo di essere una mogliettina amorevole…