racconti sexy solito mio marito ha buon gusto nella scelta

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racconti sexy Anche in una coppia aperta, in cui il marito sceglie gli uomini per la propria giovane moglie, c’è possibilità di tradimento… Stavo scorrendo le notifiche sul telefono seduto su una poltroncina in una saletta del lussuoso hotel che ospitava il convegno, durante la pausa di mezzogiorno, in attesa che riprendessero le conferenze del pomeriggio. Un uomo mi chiese se fosse libera la poltrona al mio fianco. Gli risposi senza neanche guardarlo. Dopo qualche minuto mi rivolse di nuovo la parola. Sembrava voler fare conversazione. Era un tipo anonimo, intorno alla cinquantina. Scambiammo due parole, qualche commento sul convegno. Non sembrava essere una conversazione particolarmente interessante e io non diedi segno di volerla proseguire, cosa che invece lui fece. Non capivo bene di cosa volesse parlare e non gli stavo dando molta corda quando ad un certo punto, racconti cuckold senza che la cosa fosse legata al resto della conversazione, iniziò a parlarmi di sua moglie e del fatto che lo avesse accompagnato al convegno, nonostante lei non fosse del mestiere. Mi fece anche vedere, di sua iniziativa, una foto di lei che aveva sul telefono. Era una bella ragazza, decisamente più giovane di lui dato che forse non arrivava alla trentina. Mi parlò un po’ di lei e voleva sapere che ne pensavo. Credetti inizialmente di essere di fronte ad uno che voleva vantarsi di avere una così bella e giovane moglie, cosa che a vederlo uno non avrebbe mai detto. Pensai anche che si stesse inventando tutto e che quella foto l’avesse presa su internet, fin quando mi spiazzò con una domanda inaspettata: “Lei se la porterebbe a letto una così?” Risposi un po’ imbarazzato, ammettendo l’attrazione che la foto mi stimolava ma premettendo che non lo avrei fatto sapendo che fosse sposata. Si avvicinò a me e iniziò a parlarmi sottovoce. Mi spiegò che la moglie era di sopra in camera che si annoiava e che erano una coppia aperta. Lui aveva passato la mattina ad osservare i partecipanti al convegno per trovare qualcuno che gli sembrasse adatto a farle compagnia. Io lo avevo ispirato, gli sembravo la persona giusta. Cercai di capire per cosa fossi la persona giusta, per essere sicuro di non star equivocando. Mi disse che avrei potuto passare l’intero pomeriggio nella loro stanza, mi avrebbe dato la chiave, potevo salire e l’avrei trovata là che mi aspettava. Avrei dovuto trattarla bene (ma gli sembravo una persona affidabile) preoccuparmi di farla godere molto e avrei potuto scoparmela. In parte temevo ad uno scherzo, ma nello stesso tempo la cosa mi stava eccitando anche perchè lui intanto aveva iniziato a scorrere racconti annunci 69 2023 le immagini del telefono per mostrarmela in foto anche molto esplicite. “Sei eccitato?” mi chiese passando a darmi del tu. Annuii e lui chiese di poter controllare la mia dotazione, non voleva che la mogliettina rimanesse delusa. Gli chiesi cosa volesse fare e lui mi disse che voleva solo toccarmi, da sopra i pantaloni, per sentirlo. Ci guardammo attorno per controllare di non essere guardati da nessuno e intanto io sentii la sua mano che mi tastava il pacco. “Ottimo, le piacerai sicuramente… senti il mio.” dicendo questo prese la mia mano e se la portò fra le gambe. Lo sentii duro ma anche decisamente piccolo. “È anche per questo che siamo una coppia aperta” aggiunse. “Cosa posso farle? Cosa non devo fare?” gli chiesi. Mi disse che dovevo comportarmi come se lei fosse la mia donna, che avrei dovuto cercare il mio piacere ma anche il suo. Lei mi avrebbe fatto capire cosa voleva e cosa no. Niente violenza, ovviamente, e il sesso doveva essere protetto per la sicurezza di tutti. Mi disse anche la parola che lei avrebbe usato per dirmi di fermarmi. Si raccomandò di non fare scherzi, che era una occasione che mi era capitata e non dovevo rovinarla. Lo tranquillizzai, mentre sfogliavo le foto e mi soffermavo su una in cui si vedeva bene il culo a pecorina. “Che culo stupendo…” commentai. Lui sospirò, dandomi ragione, ma avvisandomi anche che purtroppo quello era off limits. “Non lo concede a me, figurarsi ad un attrezzo come il tuo…” aggiunse. Avrei perso le conferenze del pomeriggio, pensai mentre salivo in ascensore, ma a meno che non fossi finito in una macchinazione da psicopatici me la sarei goduta molto di più. Nervosamente infilai la tessera magnetica per aprire la porta della stanza ed entrai dentro all’ambiente in penombra. Lei, bellissima come nelle foto e in lingerie, era stesa languidamente sul letto. “Benvenuto” mi disse e mi squadrò. “Direi che come al solito mio marito ha buon gusto nella scelta.” Si avvicinò sculettando sui tacchi e si inginocchiò davanti a me. Armeggiò con la cintura e la zip ed estrasse brazzers milf dai pantaloni il mio sesso, già quasi del tutto duro. “Buon gusto e occhio per la dimensioni… non so come faccia…” disse guardandomi e sorridendomi prima di prenderlo in bocca. * Fu un pomeriggio memorabile. Lei era instancabile, affamata, eccitante, scatenata. Come potesse stare con uno come lui non lo sapevo, ma forse quelli come me, che lui trovava per lei, erano parte fondamentale della loro relazione. Non disse mai la parola per fermarmi. Neanche quando, posizionata col culo in alto e la faccia sul cuscino, inizia a stimolarla con le dita intorno all’ano, e poi dentro, e poi ci appoggiai la cappella. Attesi un suo rifiuto che non arrivò. Provai a spingere e lei si aprì con facilità, apprezzando in modo evidente la penetrazione. La sentii godere in quel modo. Le contrazioni dovute all’orgasmo mi strinsero ripetutamente il cazzo piantato nel suo bellissimo culo. Lei capì che la cosa mi aveva sorpreso. “Ti aveva detto che il culo non lo davo, vero?”. Io annuii. “Lui non lo sa. Mi devo tenere una parte di trasgressione, di tradimento. Altrimenti non c’è più nulla di eccitante.” Questa rivelazione mi mantenne eccitato e senza uscire ricominciai a sbatterla, con suo grande piacere a giudicare dalle urla. Andando via dall’hotel non lo incrociai. E lei mi disse che il loro patto era che lei non avrebbe mai rivisto uno stesso uomo più di una volta. Quindi non l’avrei mai più rivista e lei non mi lasciò nessun contatto. Volle però sapere il mio numero, perché “non si sa mai…”. Non lo chiedeva a tutti, disse. Ed era un altro suo piccolo tradimento nei confronti del marito, come il culo, e forse chissà cos’altro.

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