racconti annunci 69 2023 e si lasciò anche sodomizzare più volte

racconti annunci 69 2023

racconti annunci 69 2023 Un weekend di relax e di sesso che attira l’attenzione di qualcuno… “Tu hai bisogno di rilassarti un po’. Andiamo via questo weekend, lontano da tutti, ci rilassiamo e ci divertiamo tra noi… cerco un posto su internet, dai.” proposi questo alla mia ragazza, vedendola molto stressata per via del lavoro e tante altre piccole cose. Accettò, con poco entusiasmo all’inizio ma quando partimmo si vedeva che era contenta, che la mia era stata una buona idea. Avevo trovato su internet una casa in collina, lontano da tutto, con alcune stanze in affitto e anche una piccola piscina nel giardino. Per quei giorni afosi sarebbe stata perfetta. Ci accolse la padrona di casa, una bella signora sui cinquanta di cui apprezzai lei abbondanti forme salendo le scale dietro di lei mentre ci portava a far vedere la nostra stanza. Saremmo stati da soli, ci disse, eravamo gli unici ospiti. In quel periodo dell’anno la gente preferiva andare al mare. Noi fummo particolarmente contenti di questo fatto. Avremmo avuto la piscina solo per noi e non dovevamo preoccuparci di disturbare nessuno. La padrona, che abitava in un’ala della casa, si mostrò molto gentile e offrì disponibilità per qualsiasi bisogno avessimo avuto. La stanza era grande e l’aria era fresca rispetto alla calura esterna. Appena fummo soli io non attesi molto per prendere la mia ragazza, spingerla contro il muro e iniziare a baciarla e a spogliarla. Lei mi fermò. “No, aspetta un attimo. Lasciami andare in bagno, lasciami vestire bene. racconti gay 2023 Ho portato qualche vestitino sexy, di quelli che ti piacciono…” “Abbiamo tempo per quelli, abbiamo tutto il weekend… è tutto il viaggio che aspetto di scoparti…” La presi così, contro il muro, togliendole solo le mutande e io abbassandomi i pantaloni. Con foga, come fosse una sveltina clandestina. Quando finimmo lei andò in bagno, che si trovava fuori dalla stanza, a rimettersi in sesto. Rientrando mi disse che aveva incrociato la padrona in corridoio. “Ci avrà sentito?” mi chiese “E se anche fosse?” le risposi. Il problema di farci o meno sentire non ce lo ponemmo più durante la giornata nonostante scopammo diverse volte, alcune precedute da alcuni cambi di abito che in effetti mi fecero ingrifare non poco, anche con la finestra aperta e la mia ragazza non limitò certo le sue urla di godimento. Passammo un po’ di tempo anche in giardino a prendere il sole e in piscina. Ero in acqua, appoggiato al bordo quando la mia ragazza, già in topless, si sfilò rapidamente il costumo e si tuffò, venendo verso di me. Raramente l’avevo vista così audace. Il weekend di relax le stava facendo bene. Mi abbracciò e con i piedi mi sfilò il costume, impalandosi subito dopo sul mio cazzo in tiro. “Non ti avevo mai vista così. Non hai paura che ci veda qualcuno?” le sussurrai “E chi se ne frega… ho troppa voglia…” rispose passando subito dopo a godere in modo abbastanza plateale. Io mi guardai attorno. Notai un movimento in una finestra. Come se qualcuno avesse lasciato andare una tenda interna per non essere visto mentre guardava fuori. Mi eccitò l’idea che la padrona di casa ci stesse spiando. Per questo motivo, una volta finito, racconti sex raccolsi il costume che galleggiava ma non mi preoccupai di rivestirmi prima di uscire dall’acqua. Lo feci con calma fuori, mettendo bene in mostra verso la casa il mio cazzo, ancora bello gonfio dopo la scopata. I due giorni andarono avanti così. Ci riposavamo e scopavamo. Scopavamo e ci riposavamo. La mia ragazza si lasciò andare come poche altre volte. Si divertì anche con un po’ di sex toy che ci eravamo portati dietro, per i momenti in cui io non riuscivo a starle dietro, e si lasciò anche sodomizzare più volte, pratica che raramente mi concedeva. Quando partimmo mi sembrò che la padrona di casa ci guardasse in modo strano. Che le sue domande su come eravamo stati nascondessero una curiosità non espressa. Ma forse ero io che mi lasciavo condizionare dalla mia fantasia. Durante le scopate avevo spesso pensato che ci fosse lei a guardarci e questo mi eccitava ancora di più. Mi immaginavo anche che volesse unirsi a noi e pensavo a come sarebbe stato scoparle quel bel culo, venire sull’abbondante seno o farselo succhiare da una che aveva il doppio dei nostri anni. Il giorno dopo essere tornati a casa la mia ragazza venne da me con tono imbarazzato. “Sai che abbiamo perso una cosa?” “Cosa?” “Eh… quel cazzo finto.” “Il cazzo finto?” “Sì, quello scuro.” “Ah, e come abbiamo fatto?” “Mi sa che è rimasto sotto al letto della stanza… che vergogna…” “Be’, dai, chiediamo se ce lo spedisce…” “No, no, ma sei pazzo… lasciamo stare… peccato, io ci sarei anche tornata in quel posto ma ora non me la sentirei più…” “Ma che dici? Dai, ci avrà pure sentito che scopavamo… cosa vuoi che sia…” “Sì, ma un conto è sentirci scopare… anche se ci ha visto non è un problema… ma che abbia scoperto che usavamo quel coso… mi vergogno troppo…” “Ma non ti vergognavi a infilartelo dietro mentre io ti scopavo eh… mi ricordo che le cose che dicevi…” “Dai, basta, scemo. Non parliamone più…” La presi un po’ in giro per questo suo pudore, ma poi non ne parlammo più. Il giorno dopo, però, ripensai alla signora e, di impulso, le telefonai. “Salve, sì, siamo gli ospiti che erano lì nel weekend… ci sarebbe una cosa che abbiamo dimenticato nella stanza… sì, forse è finita sotto il letto, non so se l’ha trovato, è un giocatollo erotico… ah, l’ha visto… ecco, se non è un problema potrebbe spedircelo, ovviamente paghiamo tutte le spese… anzi, aspetti, io ho la giornata libera, quasi quasi vengo fin lì a prenderlo… tanto è un’ora di viaggio… annunci69 racconti bene, allora ci vediamo…” La voce della padrona l’avevo trovata più calda e sensuale man mano che la telefonata progrediva. Mi sembrò contenta del fatto che tornassi lì. Alla mia ragazza, che era al lavoro, non dissi niente e partii. Mi accolse vestita con una vestaglietta aderente che le metteva in risalto tutte le curve. Sembrava nervosa. “L’ho messo di qua, venga.” mi portò in camera “Ecco.” mi disse porgendomi l’oggetto. “Gliel’ho anche lavato…” “Grazie, non era necessario…” “Eh, ma sa… mi ero incuriosita e… ho voluto provarlo… spero non se ne abbia a male…” eravamo vicinissimi e ansimava nel pronunciare le parole. “Certo che ne ho a male… poteva aspettarmi per provarlo…” le risposi appoggiandole una mano sul fianco e facendola scendere verso il culo. Mi spogliò avidamente, si tuffò a prendere in bocca il mio cazzo. Disse che così grande non le era mai capitato, il marito ce l’aveva piccolo e non scopavano quasi più ormai. Con me lo fece tutto il giorno, quando non ce la facevo io usavo il dildo. Le chiesi il culo ma disse che non l’aveva mai fatto, aveva provato con il cazzo finto ma non ci era riuscita. Fui delicato e le piacque, poi fui meno delicato e le piacque ancora di più. Il cazzo finto glielo lasciai, d’altronde avrei dovuto spiegare alla mia ragazza come ne ero rientrato in possesso. Lo avrebbe usato di nascosto dal marito, anche se io le suggerii di provare ad usarlo insieme a lui. Magari anche su di lui, perchè no. Io dovevo solo trovare il modo di convincere la mia ragazza a ritornare in quella casa in collina, visto che la padrona non aveva mai avuto esperienze saffiche, ma era curiosa di provarle.

racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023
racconti annunci 69 2023