Preferisci farci scopare tua moglie o preferisci fare tu la troia annunci69 racconti

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annunci69 racconti C’eravamo dati appuntamento in un bar del centro. Lui era come me lo aspettavo, un uomo distinto, elegante e sicuro di sé. Non ci furono tanti convenevoli, andammo subito al dunque. “E così vorresti entrare nel nostro gruppo?” mi chiese “Sì, mi piacerebbe e credo di avere le qualità giuste.” risposi. “Quelle andrebbero controllate.” “Beh, ti ho inviato le foto, no? Le hai viste?” “Sì, le ho viste, ma se non ti dispiace vorrei controllare di persona.” “E… e come facciamo?” mi guardai attorno, come per far notare che non eravamo nella situazione adatta. “Andiamo un attimo nei bagni, è un problema?” “Ehm… no, no… se vuoi…” “Che c’è? Ti vergogni? Hai paura che ci vedano entrare in bagno insieme? Che pensino chissà cosa? Guarda che se hai di questi problemi forse non sei adatto al nostro gruppo…” “No, no, era solo che non me lo aspettavo, andiamo pure.” Ci dirigemmo in bagno. Effettivamente mi sentii un po’ osservato, ma probabilmente era solo la mia suggestione. Per fortuna dentro non c’era nessuno perché se ci avesse racconti er 2023 visto entrare insieme addirittura dentro uno dei gabinetti avrebbe pensato che eravamo lì per scopare tra noi. Non che ci sarebbe andato molto lontano, in fin dei conti, visto che l’uomo mi disse subito: “Dai, spogliati.” “Anche la camicia?” chiesi “Sì, ma non c’è bisogno che la togli, fammi solo vedere come sei messo come fisico.” Mi slacciai i bottoni, mi aprii la camicia. “Ok, buono.” “Ti ho detto, faccio palestra…” “Sì, sì, ora abbassati i pantaloni.” Mi abbassai i pantaloni e le mutande, per mostrargli il cazzo. “Ok, direi che quello delle foto era il tuo. Riesci anche a fartelo venire duro?” “Non so, questa non mi sembra una situazione eccitante… ci vorrebbe qualcosa… raccontami l’ultima impresa del vostro gruppo, quando me le raccontavi in chat mi eccitavo molto, è per questo che vorrei farne parte.” “Uhm, ok. La scorsa settimana ci hanno cercato due amiche. Non so come avessero avuto il nostro contatto. Probabilmente ci eravamo già scopati un’altra loro amica che ha parlato di noi con una di loro. Volevano una serata diversa dal solito, all’insaputa dei mariti. Entrambe intorno ai 40, entrambe sposate da 10. La classica situazione. Si risvegliano sessualmente ma con i mariti non c’è la più la passione, forse non c’è mai stata. Le abbiamo scopate tutta la notte… ovunque. Una era dalla luna di miele che non dava via il culo… ah, ok, vedo che ti stai eccitando.” “Sì, mi piace quello che mi racconti.” “Bene, direi che il tuo cazzo anche in erezione rientra nei parametri.” “Allora mi accettate? Posso far parte del gruppo?” “Aspetta, non correre. Intanto racconti gay 69 2023 chi entra è in prova, devi dimostrare di saperci fare oltre che avere le misure giuste, e poi c’è una cosa importante, una prova da superare…” “Ah, già, quella che in chat non mi hai voluto dire… di cosa si tratta?” “Hai detto di essere sposato, no?” “Sì.” “Ecco, per entrare nel gruppo dovresti donare al gruppo tua moglie per una sera.” “Cosa?” rimasi di stucco, non me lo aspettavo. “Ma… ma lei non accetterà mai… e poi come potrei spiegarglielo?” “Dille che è una tua fantasia… non è porca tua moglie? Le piacerà… molte donne hanno questa fantasia…” “Ma non posso… non è possibile… ma tutti i componenti del gruppo hanno fatto questo?” “I nuovi sì… tutti… o quasi.” “O quasi? Quindi c’è un altro modo per entrare?” “Abbiamo fatto qualche eccezione, ma perché qualcuno non aveva moglie o fidanzata. Ma hanno dovuto fare altro.” “Che cosa? Cosa hanno dovuto fare?” “Han fatto loro quello che avrebbero dovuto fare le loro compagne.” “Cioè? Vuoi dire…” “Sì, voglio dire quello. Ce li siamo scopati come fossero delle cagne. Allora? Preferisci farci scopare tua moglie o preferisci fare tu la troia? Pensaci, fammi sapere.” detto questo uscì improvvisamente dal bagno, lasciandomi lì seminudo ancora con il cazzo in tiro. Non sapevo cosa fare ma evidentemente la situazione non mi dispiaceva del tutto visto che ero ancora eccitato. Mi squillò il telefono che ero in riunione. racconti sex Vedendo di chi era il numero trovai presto una scusa per uscire e per poterlo richiamare. “Eccomi, mi hai cercato?” “Buongiorno, amico. Sei pronto per il tuo debutto?” “Sì, certo, quando?” “Domani sera, problemi?” “No, no, mi inventerò una cena di lavoro. Lei chi è?” “Lei è una ragazza, poco più di vent’anni, che sta con un vecchio ricco e impotente. Ogni tanto lui le organizza queste serate. Lei si diverte, a lui piace guardare. Ti gusta la situazione?” “Sì, sì.” “Allora, vedi? Vedi che valeva la pena superare quella prova?” Ripensai alla prova di ingresso. A quello che era successo. Alla fine non era stato così difficile. Era andata bene. Ed ora ero nel gruppo.

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